Ravenna, 5 aprile 2011 - E’ MORTO insieme ad un complice a Quinzano d’Olio, un paesello nella bassa bresciana, mentre tentava di rapinare una banca, la filiale della Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo San Giacomo. Sembrava un colpo facile. Invece Otello Astolfi, 61 anni, di Lido Adriano, è stato ucciso mentre tentava di fuggire a bordo di una Fiat Bravo. L’auto è stata crivellata di colpi da una guardia giurata, che ha scaricato contro la vettura il caricatore della pistola d’ordinanza.

OTELLO Astolfi era già conosciuto dalle forze dell’ordine: lo scorso novembre era stato arrestato dai carabinieri di Chioggia per una rapina compiuta il 30 luglio 2010 nei locali della filiale Unicredit di Sottomarina di Chioggia, dove tre malviventi, con parrucche e bavagli, si fecero consegnare più di 30mila euro. Astolfi era anche finito al centro delle cronache piemontesi (era domiciliato a Torino) che parlavano di lui come di un presunto componente di quella che era stata definita la banda dei ‘nonni’, chiamata così per l’età avanzata dei suoi componenti, tutti ultra sessantenni.

Ieri, Otello Astolfi era in compagnia di complici molto giovani: Dario Delle Grottaglie, 29 anni di Ciriè (Torino) e Ivan Alpignano di 27 anni, di Caselle (Torino). Tutti sono arrivati a Quinzano d’ Oglio verso le 15 a bordo di una Fiat Bravo. Hanno indossato maschere di silicone e messo in tasca i taglierini. Nella filiale della Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo San Giacomo sono riusciti a farsi consegnare 10.300 euro, li hanno messi nella borsa di una cliente e sono fuggiti. A pochi metri, davanti alla filale Ubi banca, era fermo il furgone di un portavalori della Fidelitas. Una delle guardie giurate che si trovavano a bordo, non ha perso tempo. Quando ha visto, uno dietro l’altro, i tre, maschere di silicone calate sul volto e taglierino in mano, ha impugnato la pistola e intimato l’alt. In due sono fuggiti verso l’ auto, uno l’avrebbe minacciato con il taglierino.

Partono i primi colpi dalla pistola della guardia giurata; nessuno va a segno. Uno dei banditi cerca rifugio nel negozio di un calzolaio, gli altri due, in auto, innestano la retromarcia. La guardia giurata vede nell’azione un tentativo di colpirlo, di liberarsi di lui. Inizia nuovamente a sparare, l’arma è puntata verso la vettura. I proiettili vanno a segno: Astolfi e Alpignano rimangono senza vita sui sedili.