Ravenna, 12 settembre 2011 - Due detenuti, sette giornate di lavoro da luglio a settembre per un totale di 21 ore a testa, piu’ di 90 sacchi di immondizia raccolti e almeno 130 chilogrammi di materiale destinato alla raccolta differenziata, sei chilometri di strada che costeggia la pineta di Marina di Ravenna ripuliti: sono questi i numeri di “Strada facendo”, il progetto di inserimento lavorativo promosso dal carcere di Ravenna insieme al Corpo forestale dello Stato e all’Asp. Una operazione di “giustizia riparativa- la definisce la direttrice del Port’Aurea Carmela De Lorenzo-, che permette un miglioramento delle condizioni di vita dei detenuti dal punto di vista umano e psicologico”.
Il sindaco Fabrizio Matteucci, che ha partecipato questa mattina alla presentazione dei risultati dell’evento in Comune insieme all’assessore alla Sicurezza Martina Monti, parla di un “progetto importante, perche’ riguarda un problema sentito, quelle manifestazioni di piccola incivilta’ che danno un senso di degrado assolutamente evitabile- spiega- e nei cui confronti non c’e’ nessuna azione di controllo che possa sostituire il buonsenso e il rispetto dei beni comuni, che da parte di una minoranza consistente di ravennati o di nostri ospiti sembra scarseggiare”. Per il primo cittadino questa iniziativa segna anche “un cambio di passo positivo nella collaborazione con la nuova direzione del carcere”.
I detenuti hanno lavorato insieme a un volontario dell’Auser per sette giornate, da luglio a settembre: nei sei chilometri di strada interessati dal progetto hanno destinato alla raccolta differenziata 35 chili di plastica, 40 di vetro, 50 di carta e addirittura cinque di amianto.
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