Ravenna, 9 marzo 2012 - Torna a vedere dopo 20 anni da un trauma oculare. Un giovane rumeno di 34 anni che ora vive e lavora a Casalborsetti è stato dimesso dal reparto oculistico dell’Ospedale di Ravenna dopo un intervento complesso ricostruttivo che ha impegnato il dott. Cesare Forlini e la sua equipe per circa 5 ore.
 

Il ragazzo aveva subito un grave trauma bulbare all’età di 14 anni con una fionda che gli aveva provocato una ferita al centro dell’occhio e per 20 anni era rimasto senza vista nell’occhio ferito. L’intervento realizzato all’ospedale di Ravenna, attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie, ha comportato la ricostruzione del bulbo oculare da polo a polo, un trapianto di cornea e l’impianto di un cristallino speciale sull’iride ricostruita, e la riallocazione della retina con tecniche mininvasive di vitrectomia.

L’intervento è stato condotto senza complicanze e il giorno dopo, il paziente in primis, così come tutta l’equipe, ha avuto la soddisfazione di veder contare le dita della mano appena sbendato. Tale tipo di chirurgia ricostruttiva a tutto campo (dal polo anteriore –cornea- al polo posteriore –retina) rappresenta sempre più un carattere distintivo dell’equipe diretta dal Dott. Forlini, e portando il centro di Ravenna a livelli di assoluta eccellenza nel campo della chirurgia complessa e ricostruttiva soprattutto nel campo della traumatologia.
 

“I traumi oculari, spiega Cesare Forlini, possono cambiare all’improvviso la vita dell’individuo. Per questo è importante che più centri possibili siano in grado di trattare fin dall’inizio queste situazioni, sviluppare le competenze e avere i supporti organizzativi e strumentali capaci di affrontare in un secondo tempo situazioni ricostruttive.Tutto questo, quindi, ha un forte riflesso nel campo sociale per dare una risposta immediata di qualità agli eventi traumatologici che si manifestano spesso negli ambienti del lavoro, incidenti stradali e in occasione di eventi sportivi. E’ fondamentale quindi la sinergia tra i professionisti ed i supporti che un’azienda da ai propri operatori, proprio così come sta accadendo da sempre nel nostro ospedale”.