Ravenna 28 luglio 2013 - La cittá piange il suo cardinale. A 99 anni è morto, alle 2 di notte all'Opera di Santa Teresa, il cardinal Ersilio Tonini (foto). Il decesso è sopravvenuto per complicazioni nelle ultime ore alle sue condizioni. Aveva compiuto 99 anni il 20 luglio.

LA CAMERA ARDENTE E I FUNERALI

La camera ardente, dove il card.Tonini è vestito in abiti cardinaliziè stata aperta nel primissimo pomeriggio alla chiesa maggiore dell'istituto Santa Teresa di Ravenna, rimarrà accessibile fino alle 22. E' presidiata da un picchetto dei Carabinieri di Ravenna in alta uniforme. Verra' di nuovo aperta domani dalle 8 alle 22. Sempre domani, alle 9.30 al Santa Teresa, l'arcivescovo Lorenzo Ghizzoni celebrera' una messa per il defunto cardinale, mentre i funerali saranno celebrati martedì mattina in Duomo. Sono già annunciati i sindaci con i gonfaloni di numerose città italiane. Secondo fonti ufficiose potrebbero essere presenti almeno tre cardinali (Bagnasco, Ruini, Caffarra) e due ministri (Lupi e Franceschini), oltre al presidente della Regione Vasco Errani

"Stiamo aspettando di sapere dalla Santa Sede chi presiederà la celebrazione, con tutta probabilità un cardinale - spiega monsignor Ghizzoni - poi potremo fissare anche l’orario della celebrazione. Poi il corpo del cardinal Tonini sara’ portato al cimitero monumentale, in una delle tombe riservate agli arcivescovi, dove riposera’ fino all’autunno, quando probabilmente sara’ pronto uno spazio, nella nuova parte restaurata della Cattedrale, proprio sotto la Cappella di Sant’Andrea, dove sara’ sepolto definitivamente, assieme ad altri arcivescovi, nel cuore della sua Ravenna’’.

 

"SERENO FINO ALL'ULTIMO"

A dare la notizia della morte, stamattina, è stato l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni: "Un uomo che ha vissuto nella fede fino all’ultimo, incoraggiando anche chi gli stava vicino e sempre richiamando la fiducia in Dio" ha detto ricordando Tonini durante una messa per la Diocesi celebrata in spiaggia alle 6 a Milano Marittima, in occasione della giornata conclusiva della Giornata mondiale della gioventù.

'Ha pregato e ha detto 'voletevi bene, io devo tornare dal Padre mio''', ha riferito suor Virginia, che fino all'ultimo lo ha assistito nel suo alloggio assieme alle infermiere. ''L'amore e' la cosa piu' importante nella vita'', ha detto ancora il porporato. Negli ultimi due giorni ''era stato un po' agitato. Chiamava la mamma, morta quando lui era piccolo. E una sorella, Bianca, deceduta da pochi mesi e alla quale era molto legato. Mi diceva anche che l'unica cosa importante e' volersi bene''. Ieri il card.Tonini aveva passato una giornata agitata, ma la scorsa notte era calmo, sereno e consapevole - ha aggiunto suor Virginia - che la sua vita si stava spegnendo". Giusto il 20 luglio scorso al Santa Teresa, che si trova nella centralissima via omonima a Ravenna, il cardinale aveva festeggiato i suoi 99 anni. ''Anche se da un mese non camminava più, in quel momento non si pensava che sarebbe morto a breve. Anzi, c'era stata una ripresa''.

 

La stanza all'Istituto Santa Teresa del cardinal Ersilio Tonini - compresi tutti i documenti del porporato - nel pomeriggio e' stata chiusa con sigilli di ceralacca, perché tutto è passato di competenza vaticana. Il testamento lasciato dal cardinale si trova nelle mani dell' arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, che ne è suo custode.

 

Giornalista, scrittore, grande filosofo prediligeva tra tutti Socrate e Platone, che citava di continuo. Uomo coltissimo, di profondissima fede, era amato da credenti e non. La sua dialettica, il suo amore per la ricerca della verità e la sua profonda umiltà ne hanno fatto un personaggio unico, amato e stimato da tutti. Con i giovani, in particolare, aveva un rapporto affettuoso, sapeva dialogare con loro e comprenderne i problemi. Arrivava al cuore di tutti e pur cogliendone le debolezza sapeva esaltare e trovare gli aspetti positivi di ciascuno.:”Quel che il Signore vorrà da te, lo vorremo anche noi”  era la frase che gli ripeteva l’amatissima mamma sin dal piccolo e che il cardinale era solito ricordare insieme a “Salvati l’anima, figliolo”.

 

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IL RICORDO Quell'attenzione per tutti, sempre 'in punta di piedi' di Luca Suprani