Ravenna, 15 gennaio 2014 - Sono giovani, pieni di idee e sogni, i ravennati – classe 1982 – che hanno dato vita alla start-up Rampart Production per produrre il cortometraggio ‘Mordraud’, basato su una saga di quattro romanzi fantasy scritta dal 31 enne Fabio Scalini.

Il video, presentato in anteprima assoluta al Lucca Comics in novembre, è in attesa di partecipare il prossimo luglio al San Diego Comicon Festival e alle selezioni del relativo concorso internazionale di cinema: un’occasione ghiotta per farsi notare dai grandi produttori americani. È la prima volta che un progetto italiano varca i confini della più importante fiera mondiale del settore fantastico. C’è voluto un anno di duro lavoro per realizzarlo, con la regia di Riccardo Piana e la lavorazione assegnate a 3 Pix Studio di Fusignano, giovane e attiva realtà imprenditoriale nel campo web e video.

Gli attori sono stati individuati fra i personaggi del gruppo Fera Sancti di San Marino, stuntmen specializzati nel combattimento antico. Il gruppo ha eseguito le coreografie di battaglia utilizzando armi e armature vere. Gli esterni sono stati girati a San Marino mentre gli interni nelle suggestive sale di Palazzo San Giacomo grazie alla disponibilità del Comune di Russi. L’idea è quella di utilizzare il film per promuovere il lancio del primo libro, dal titolo omonimo (disponibile gratuitamente come ebook su www.mordraud.com, oltre che in versione cartacea). Lo scrittore ha impostato la diffusione del libro puntando molto sul riscontro dei lettori, ricevendo recensioni spontanee e creando una rete di affezionati, e avvalendosi del sostegno di Cna e Bcc di Ravenna.

Fabio Scalini, come nasce l’idea di affiancare video a prodotti editoriali?
«È una tendenza attuale e in espansione nel mercato americano, anche se in genere si tratta di prodotti video di bassa qualità e senza velleità artistiche. Il nostro obiettivo è diverso: creare un prodotto cinematografico di qualità che si stacchi nettamente dal resto della produzione di settore e che possa essere presentato a concorsi internazionali di cinema. Ma a costi contenuti, grazie all’attenzione al territorio dove si trovano location di assoluto pregio».

La saga è già ultimata?
«Sì, ho dedicato ai quattro libri un terzo della mia vita, se si considera che ho iniziato a scriverli dieci anni fa. Li sto revisionando. L’idea era di presentare un prodotto già finito, pronto per essere diffuso e commercializzato al meglio. Siamo tutti giovani nel team e vorremmo che questo diventasse il nostro primo lavoro».

In cosa ‘Mordraud’ si distingue dagli altri fantasy?
«È un fantasy atipico perché racconta qualcosa di molto reale. È la storia di una famiglia in rovina in cui i fratelli si odiano a tal punto da volersi uccidere».

Come si diventa scrittori di fantasy?
«La mia è una passione nata da bambino, ma più durevole nel tempo. Più di quella per la musica. Dopo essermi dedicato al Conservatorio ho vissuto una breve esperienza come concertista di fagotto in Germania, Francia e Italia, ma poi ho lasciato tutto perché quel settore era morente. Così mi sono laureato in Design e ora mi occupo di formazione e sicurezza aziendale per un ente».

Roberta Bezzi