Ravenna, 17 maggio 2014 - Ha acquistato almeno 5-10 grammi di cocaina due volte a settimana, per cinque-sei mesi, a cui si era aggiunta la marijuana, tutta droga da spacciare per poter mangiare qualcosa visto il periodo di disoccupazione. Lo ha ammesso un artigiano di 65 anni nato a Faenza, bloccato nella tarda mattinata di ieri dalla polizia sotto casa a Cotignola, sempre nel ravennate, con diverse dosi di cocaina per un totale, tra abiti e abitazione, di circa otto grammi. E poi marijuana e hashish per circa 350 grammi e 1.100 euro in contanti.
Come chiesto dal Pm di turno Lucrezia Ciriello, dopo la convalida dell’arresto per lui è arrivata la custodia in carcere in attesa del processo. La squadra Mobile ha anche sequestrato nell’alloggio tutto il necessario per confezionare le dosi, dalle bilancine di precisione al nastro adesivo e ai sacchettini passando per una macchina che fa il vuoto. L’imputato - che ha precedenti datati di altra natura ed è difeso dall’avvocato Claudio Regoli - ha sostenuto di essersi risolto a spacciare quando anche la collaborazione con la ditta della moglie è cessata e lei, thailandese, è tornata in Patria. Ha poi aggiunto di avere racimolato i contanti tinteggiando le pareti di una pensionata. E ha riferito di comperare lo stupefacente da uno straniero genericamente incontrato nei bar.
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