A bordo del mercantile ucraini e russi insieme

Non c’è solo guerra tra ucraini e russi. Lo testimonia quanto sta accadendo a bordo del mercantile Nireas, attualmente attraccato al banchina Bunge dove sta scaricando prodotti cerealicoli. A bordo della nave il comandante è ucraino e i sottufficiali russi. I 21 membri dell’equipaggio si dividono più o meno equamente la nazionalità. E girano il mondo e vivono di solidarietà. L’episodio è emerso l’altra pomeriggio durante i lavori del Welfare di gente di mare, riunito in assemblea nazionale in occasione dell’European Mediterranean Day. A raccontare la vicenda della Nireas è stato il capitano Carlo Cordone, agente marittimo del compagnia armatrice del mercantile, e presidente del Welfare ravennate. "I traguardi fino ad oggi raggiunti li voglio dedicare a tutti i nostri marittimi dai quali abbiamo molto da imparare, soprattutto in termini di pacifica convivenza tra i popoli e mi riferisco, in particolare, ad alcune navi da me agenziate in queste settimane, tra le quali una attualmente in porto - la MV Nireas - con a bordo marittimi di nazionalità russa ed ucraina,(comandante ucraino e ufficali russi ), che convivono e lavorano pacificamente, nonostante il drammatico conflitto in essere. Anche per questo voglio ringraziare la Gente di Mare, vero esempio di civiltà".

La nave dovrebbe terminare di scaricare tra oggi e lunedì, quindi salperà probabilmente per il Sud America per caricare altri cereali. Nel corso dell’assemblea nazionale, il Welfare della Gente di Mare ravennate è stato indicato come esempio per tutti i porti. Il cuore dell’attività è la Stella Maris, dove i marittimi possono chiamare casa, intrattenersi e svagarsi qualche ora. Recentemente alla Stella Maris c’è stato l’avvicendamento alla direzione. Padre Pietro Gandolfi qualche settimana fa ha terminato la sua carriera ecclesiastica ed è rientrato nella sua città natale, Piacenza. Al suo posto c’è ora padre Vincenzo Tomaiuli "con il quale abbiamo già iniziato un’ottima collaborazione" ha detto Cordone. Come esempio dell’attività svolta, Cordone ha ricordato l’aiuto ai marittimi abbandonati dall’armatore come nel caso delle navi Gobustan e Sultan Bay. In tempo di Covid il Welfare ha sostenuto la vaccinazione di diversi equipaggi.

lo. tazz.