
"Abbiamo voluto chiamarlo come la titolare che negli anni ’80 era famosa per sue piade" .
In tempi incerti fa notizia la riapertura di un ristorante con nuovi titolari e nuovo nome. Si tratta del ’Venusta – cucina / giardino’ nel comune di Casola Valsenio rilevato, ammodernato e gestito da Mattia Tampieri, Anna Muccinelli e Luca Cavallari, originari di Riolo Terme, innamorati del paesaggio del Parco regionale della Vena del Gesso. E proprio a fianco della Provinciale 306 nella ‘stretta’ di Borgo Rivola, là dove il Senio ha scavato la Vena, si trova il ristorante Venusta, aperto tutti i giorni, tranne il martedì mercoledì.
"In sintonia con l’ambiente che ci circonda – afferma il cuoco Mattia Tampieri – proponiamo una cucina ispirata alla tradizione locale, puntando su prodotti del territorio, tra cui i formaggi di Scania, i vini delle Tenute Tozzi, l’olio di Prata, le birre Valsenio. Per rimarcare il nostro rispetto verso la tradizione abbiamo voluto dare al locale il nome di Venusta, la titolare del locale che negli anni ’80 era famosa per le sue piade e piadine alla romagnola". Le piadine di Venusta erano conosciute in mezza Romagna dove si diceva che il suo locale rappresentasse "le colonne d’Ercole della piadina romagnola", nel senso che oltre non c’era altro di meglio. "Ovviamente – aggiunge Tampieri – anche noi, nel ricordo e nel rispetto della figura di Venusta, proponiamo ai nostri ospiti piada fritta e piadine. La prima di nostra produzione, le altre, in attesa di produrle in proprio, sono il frutto di una ricerca della piadina tradizionale dell’area imolese-faentina, cioè spessa e non molto larga, che ci ha permesso di fornirci di una piadina artigianale lavorata a mano e cotta sulla pietra".
Oltre agli aspetti economici e gastronomici c’è un altro motivo alla base della scelta di aprire un locale proprio nella zona caratterizzata dalla presenza della Vena del gesso. "Forse siamo un poco visionari – afferma Anna Muccinelli – ma il nostro intento consiste anche nel dare un contributo alla rivitalizzazione e valorizzazione di questa zona bellissima. La vicinanza alla Provinciale di fondo valle è un invito ad una sosta che può permettere di apprezzare con calma il paesaggio circostante. In questa prospettiva con la buona stagione abbiamo intenzione di creare un giardino attrezzato in modo che i nostri ospiti possano pranzare all’aperto". Intento che trova conferma nell’avvenuta creazione poco più a monte da parte di Anna Muccinelli e del marito Luca Cavallari di un room and breakfast ristrutturando la casa colonica Casinello, posta all’interno del Parco del Cardello.
Beppe Sangiorgi