A Faenza "Si valuta se rifare ex novo le fognature nel Borgo"

L’assessore Bosi: "L’acqua piovana di domenica non è defluita in alcune zone". Le maggiori difficoltà sono state registrate nella zona rossa di via Cimatti.

A Faenza  "Si valuta se rifare ex novo  le fognature nel Borgo"

A Faenza "Si valuta se rifare ex novo le fognature nel Borgo"

Solo qualche momento di paura per le piogge che nella giornata di domenica avevano contribuito ad allagare nuovamente varie parti della città: il quartiere di via Lapi, via Ponte Romano e la zona rossa del Borgo erano fra le aree ritrovatesi nuovamente ricoperte da uno strato d’acqua di alcuni centimetri. Si trattava di acqua piovana che le fognature non sono riuscite a far defluire immediatamente per via delle forti quantità di fango che vi sono state riversate nel corso delle ultime settimane.

"In via Ponte Romano e in altre parti della città –, spiega l’assessore alla Sicurezza Massimo Bosi, –l ’acqua è poi defluita nelle fogne regolarmente, mentre nella zona rossa di via Cimatti si è dovuto optare per l’intervento degli spurghi, in modo da liberare le fogne". Una situazione che potrebbe ripresentarsi all’arrivo di nuove piogge. "Non è escluso che in quella parte del Borgo si valuti di rifare ex novo l’impianto fognario. Voglio comunque precisare, viste le numerose domande arrivate dai cittadini in questo senso, che quello che i camion scaricano nel fiume non è materiale proveniente dagli spurghi, ma unicamente fango liquido, come da indicazioni, proveniente da quelle cantine che ancora oggi vengono svuotate".

Al lavoro ci sono mezzi provenienti da gran parte delle regioni d’Italia, dal Piemonte al Triveneto, fino al Lazio e all’Abruzzo. Rispetto a quanto accaduto nei primi giorni, quando la pulizia delle cantine è avvenuta spesso a macchia di leopardo, ora i tecnici tendono a procedere per nuclei della città: generalmente si cerca di liberare dall’acqua tutti gli edifici di una via o di un isolato che ancora ne sono pieni, in modo da evitare che le pareti di una cantina piena d’acqua premano su quelle vuote vicine, come accaduto nella prima fase dell’emergenza. Una situazione che in qualche caso ha causato cedimenti, crepe, crolli localizzati. Nel frattempo continua l’attività dei tecnici sugli argini crollati o semicrollati durante la piena di due settimane fa: gli interventi sono terminati sia nella zona dell’Orto Bertoni che in quella del cimitero, mentre i lavori proseguiranno ancora per qualche giorno in via Verità. Per via Renaccio si sta valutando l’opzione di una barriera di carattere temporaneo in attesa di riaprire del tutto la strada alla circolazione, per poi realizzare in futuro una barriera fisica che innalzi l’argine di qualche metro, come accadeva con il precedente muro in mattoni, abbattuto dalla piena, che verrebbe nel caso sostituito da una struttura più solida.

Filippo Donati