La cooperativa Il Solco conferma di non voler rinnovare la convenzione firmata per la gestione del Cas di Santa Maria in Fabriago e il centro di accoglienza straordinaria chiude. L’ultimo atto della complicata vicenda culminata qualche giorno fa nell’aggressione di una operatrice, colpita da una sedia e giudicata guaribile in 10 giorni, pare sia anche il preludio della sua fine.
Il centro di accoglienza, ricavato nell’ottobre 2023 nell’ex caserma dei carabinieri ospita ora 14 ragazzi di età compresa fra i 14 ed i 18 anni che, dal loro arrivo hanno giustificato l’intervento continuo da parte delle forze dell’ordine. Una situazione verso la quale sia gli operatori della Cooperativa, bersaglio degli ospiti, sia i residenti, a loro volta più volte intimiditi, stanno diventando sempre più insofferenti.
"Oltre a non rispettare le regole e spaventare gli operatori – spiegano alcuni residenti – gli ospiti spesso escono di sera per recarsi a Lugo, che dista circa 9 chilometri, percorrendo l’unica via di accesso alla frazione, non illuminata, a bordo di biciclette senza alcun tipo di fanaleria e senza giubbotti catarifrangenti, a volte contromano, zigzagando in gruppi che occupano entrambe le carreggiate. Un grosso problema – continuano – per la loro incolumità e per gli automobilisti che se li ritrovano improvvisamente sulla loro strada. Impossibile rivolgersi a loro in quanto è capitato a moltissimi di essere mandati a quel paese in malo modo con risate, gesti cafoni e parolacce".
Poi ci sono gli schiamazzi. "A notte fonda gli ospiti quasi quotidianamente e puntualmente ogni notte intraprendono ogni sorta di litigi che giustificano spesso l’intervento delle forze dell’ordine. Nelle notti più tranquille invece, fanno uso di tamburi a finestre aperte con urla e schiamazzi che infastidiscono coloro che al mattino devono andare a lavorare".
A fine mese quindi il Cas chiuderà i battenti.
"Come ho già detto in qualche occasione precedente – spiega la sindaca di Lugo, Elena Zannoni – il Cas di Santa Maria in Fabriago è operativo da alcuni mesi sulla base di una convenzione con la Prefettura e il rapporto del centro con la frazione è stato molto buono fino a poco tempo fa. Per sua natura gli ospiti cambiano spesso e al momento sono presenti ragazzi di difficile gestione, che spesso non rispettano le regole del centro e della convivenza con la frazione. Per questo abbiamo chiesto un intervento alla Prefettura che ha dapprima convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e poi – continua – ha incontrato i ragazzi in Prefettura. Anche alla luce dell’ indisponibilità del gestore di rinnovare la convenzione in scadenza, la Prefettura sta lavorando a una ricollocazione degli ospiti entro fine mese. Il Prefetto e il suo staff si sono dimostrati attenti e sensibili al problema. Il tema delle accoglienze è sicuramente delicato, ci dispiace molto che per questi episodi si infici il lavoro fatto fino a ora. Voglio infine esprimere solidarietà e vicinanza all’operatrice che ha riportato ferite e un ringraziamento agli operatori per il compito difficile e non sempre riconosciuto che stanno svolgendo".
Monia Savioli