"Abbandonati 56 animali in due anni al Bucci"

L’associazione Lilly e i vagabondi: "Casi calati drasticamente da quando offriamo il ricollocamento gratuito a chi ci contatta".

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C’è un coniglietto all’ingresso del parco Bucci che gironzola nell’area della scultura ‘Ecap’ di Giorgio Palli: si lascia avvicinare da tutti. Chi ne conosce la storia, però, nei suoi occhi legge un velo di tristezza: è solo l’ultimo di una serie di animali abbandonati nell’area verde. Dal 2018 il primo parco della città è gestito dall’associazione ‘Lilly e i vagabondi’, che si è ritrovata tra le mani un problema ‘storico’ del parco: quello dell’abbandono. "Negli anni il Bucci è diventato la discarica degli animali non voluti – spiega il veterinario dell’associazione, Fabio Dall’Osso –. Quando siamo arrivati due anni fa veniva abbandonato un po’ di tutto: testuggini, conigli, uccelli da gabbia e da voliera, polli, anatre, criceti. E addirittura intere cucciolate di cani e gatti".

A quel punto i gestori a tutti gli ingressi hanno attaccato dei cartelli chiedendo di non abbandonare gli animali, ma di contattare l’associazione al numero 334 8757376: "Con questo servizio in due anni siamo venuti a conoscenza di situazioni incredibili – prosegue Dall’Osso –. Lei pensi che veniva gente qui per abbandonare gli animali anche da Ferrara, Bologna o Rimini. E lo facevano pensando di fare un’opera meritoria per il parco. Una ferrarese una volta mi ha detto: ‘Che triste che nella mia città questo servizio non ci sia, qui io posso lasciare i miei animali e arricchire il parco’. E invece assolutamente no: è abbandono di animali, un reato penale. Gli animali abbandonati in molti casi muoiono perché vengono predati, e in altri modificano l’ecosistema del Bucci. Addirittura c’è chi ci ha raccontato che ogni anno faceva riprodurre i propri animali per godersi i piccolini per poi abbandonarli nel parco quando diventavano grandi. Ci chiamavano anche per chiederci se c’erano orari in cui venire ad abbandonare gli animali".

Tanti, invece, lo facevano di notte: "Abbiamo trovato più volte animali con zampe rotte perché erano stati lanciati da via Marozza oltre la recinzione" aggiunge Dall’Osso. Negli ultimi due anni Lilly e i vagabondi fa sapere di aver ritrovato nel parco 56 animali abbandonati, a cui si aggiunge un coniglio anche nel Parco della Rocca, anch’esso gestito dall’associazione.

Nello stesso periodo sono invece 73 gli animali consegnati all’associazione tramite il servizio di ricollocamento gratuito: "La maggior parte di quegli abbandoni sono avvenuti nel primo anno, nel 2020 si contano sulle dita di una mano – aggiunge Dall’Osso – mentre quelli consegnati sono aumentati. Tutti gli animali vengono controllati, curati e affidati come animali da vita a nuove famiglie. E lavoriamo anche in fase repressiva: i nostri volontari controllano il parco e fermano chi entra con delle scatole ‘sospette’".

Sara Servadei