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SARA SERVADEI
Cronaca

Ora si può abortire in consultorio a Ravenna. "Ma le richieste sono calate"

Da qualche anno sempre meno donne scelgono di interrompere la gravidanza: "Le giovani più informate". Da febbraio una sperimentazione permette di sottoporsi alla procedura nell’ambiente in cui sono seguite

Ora si può abortire anche in conslutorio
Ora si può abortire anche in conslutorio

Ravenna, 9 aprile 2023 – La sperimentazione è partita qualche mese fa in Regione, e a febbraio è arrivata anche a Ravenna. Abortire in consultorio, utilizzando la pillola Ru486: un modo per le donne per affrontare un momento difficile nell’ambiente in cui sono state seguite e consigliate, e non più solo in ospedale. Il trattamento può essere eseguito in questo modo fino al 49esimo giorno di gestazione (settima settimana) e solo nel caso in cui non siano presenti comorbidità e patologie.

Finora a Ravenna sono state 3 le donne che hanno abortito in consultorio: "E il riscontro è stato favorevole – spiega Sara Zagonari, ginecologa e direttrice del consultorio di Ravenna –. Le donne sono affiancate da due ostetriche ed è sempre presente anche un medico, che interviene però solo se la situazione dovesse diventare più complicata". Le donne vengono seguite prima con un percorso in cui vengono informate circa tutele e diritti della maternità ed eventualmente seguite in maniera psicologica, se necessario. Poi assumono un primo farmaco e dopo due giorni un secondo. Il distacco dell’embrione può avvenire già entro poche ore o nel corso dei giorni successivi. Segue poi un altro controllo, effettuando un’ecografia.

Il numero di donne che si sottopongono all’aborto è comunque diminuito nel corso degli anni: "E questo probabilmente grazie all’attività di educazione sessuale che portiamo avanti nelle scuole – spiega Zagonari – e anche per la contraccezione gratuita offerta dalla Regione fino ai 26 anni. Tra le donne che abortiscono riscontriamo spesso una bassa scolarità e, per quanto riguarda la composizione della popolazione, vediamo spesso straniere. L’istruzione è un fattore rilevante, mentre l’età non più di tanto. Negli anni abbiamo visto una riduzione delle richieste da parte di ragazze sotto i 26 anni: lo consideriamo un successo, frutto dell’educazione portata avanti nel tempo".

Un tema di cui si parla spesso in tema di aborto è quello che riguarda i medici obiettori di coscienza. A Ravenna, come spiega Zagonari, ce n’è solo uno su 9: "Fa parte dei 7 che seguono le donne che abortiscono in consultorio, ma questo non costituisce un ostacolo: è l’ostetrica a somministrare il farmaco. Per il medico obiettore non ci sono invece veti nel seguire e assistere la donna prima, con la consulenza, e anche durante la procedura, quando potrebbe aver bisogno d’aiuto".