Accusato di stalking e assolto "Ma la misura resta legittima"

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Gli erano stati contestati atti persecutori nei confronti della sua ex tra il febbraio 2012 e l’ottobre 2019: condotte in prima battute inquadrate in danneggiamenti, furti e persino nell’introduzione abusiva nei sistemi informatici. Per una parte delle contestazioni, l’uomo - un ravennate - tuttavia era stato assolto: ma - secondo la sentenza del Tar depositata nelle scorse settimane - poco importa: l’avviso orale del questore era stato emesso legittimamente: "I sospetti a carico della parte ricorrente - si legge - erano in ogni caso fondati al momento in cui l’avviso era stato emesso", ovvero il 25 febbraio del 2019. In merito al tipo di provvedimento, i giudici hanno inoltre chiarito che "può essere basato su meri sospetti purché ovviamente sorretti da adeguata motivazione". Il vaglio non richiede cioè "la sussistenza di prove compiute sulla commissione di reati" dato che "sono sufficienti anche sospetti tali da indurre l’autorità a ritenere" che vi sia "pericolosità sociale". In definitiva ricorso respinto e condanna a 2.000 euro di spese di giudizio.