Acqua, Ravenna la provincia più a rischio in Romagna

Contrariamente al passato è il Canale emiliano romagnolo a soffrire

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È quella di Ravenna la provincia in Romagna più a rischio sul fronte idrico. Contrariamente a quanto accaduto in passato, è infatti il Canale emiliano romagnolo, che riceve acque dal Po, il paziente più a rischio in quello che è il quinto anno di crisi idrica degli ultimi vent’anni, dopo il 2003, il 2007, il 2011 e il 2017, con le precipitazioni che nel mese di giugno non hanno superato in Romagna i 3,5 millimetri: il valore più basso dal 1974. Attualmente le pompe in funzione nel ferrarese garantiscono ancora il prelievo di 34 metri cubi di acqua al secondo. Un volume in cui rientrano anche le acque in arrivo al potabilizzatore della Standiana, per il quale Romagna Acque ha indicato la soglia di un metro cubo al secondo – vale a dire mille litri – quale quella sotto cui non si può scendere. Il rischio, "nei prossimi giorni, è quello di un fermo dell’impianto ferrarese del Palantone, che fornisce l’acqua dal Po al Cer: in quel caso, anche l’impianto della Standiana non riceverebbe più acqua. E’ importante dunque che il Cer mantenga, come da indicazione regionale, la produzione ai fini idropotabili in maniera prioritaria rispetto agli altri usi", evidenziano da Romagna Acque.

Oltre che a uso idrico, le acque del Cer alimentano anche il petrolchimico, alcune grandi imprese, e le zone umide che hanno bisogno di un apporto costante di acqua dolce. Anche per questo Romagna Acque ha steso un decalogo di comportamenti da seguire per evitare ogni spreco d’acqua: si va da quelli più semplici – non tenere i rubinetti aperti, fare attenzione a quelli che perdono, far funzionare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, preferire la doccia alla vasca da bagno – a quelli meno banali, come montare il frangigetto nel rubinetto, controllare il contatore la sera per verificare eventuali perdite. Rimane fermo il divieto regionale al lavaggio casalingo delle auto e all’innaffiatura diurna delle piante, permessa solo fra le 21 e le 8. Basterà? "La fase più critica normalmente coincide con il mese di agosto", sottolinea Romagna Acque. Il peggio potrebbe dunque non essere affatto alle spalle.

f.d.