
Aveva 78 anni. Nel 1969 fondò la scuola che porta il suo nome insieme alla moglie Anna Savini. Il sindaco di Faenza, Massimo Isola: "Figura di riferimento per la cultura del ballo nel nostro territorio".
Da ieri il mondo del folk romagnolo è un po’ più triste: ci ha lasciati a 78 anni (ne avrebbe compiuti 79 a settembre) il maestro di ballo, con la ‘M’ maiuscola, Gian Piero ‘Cico’ Cicognani, che dal 1969 assieme alla moglie Anna Savini ha portato praticamente ovunque il folk moderno. Il loro gruppo di ballo, Cicognani Danze, nel 2019 ha celebrato il mezzo secolo di attività con una grande festa in piazza della Molinella, a Faenza, cogliendo l’occasione per ripercorrere una lunga storia che si intreccia a quella del folklore romagnolo.
Cicognani prese i balli delle aie e dei circoli del dopoguerra e ne definì regole chiare, introducendo nuovi passi e formando un vero e proprio stile. Che il boom del liscio degli anni ’70 contribuì a diffondere, rigorosamente a braccetto con la musica di Casadei. "Abbiamo sempre lavorato per rendere più elegante il ballo romagnolo – spiegò proprio Gian Piero in un’intervista in occasione dei 50 anni del suo gruppo –, abbiamo reso più elegante e spettacolare una danza. Definendo una metrica precisa e dei dettagli tecnici, siamo riusciti a costruire numeri inimmaginabili fino a qualche decennio fa". Cicognani portò il folk dalle piccole feste di paese al festival dell’Unità di Milano, accompagnando al ballo anche le fruste, gli s-ciucaren, inserendoli nel suo spettacolo già dalla fine degli anni ’70. Cicognani lascia un patrimonio vivo, un pezzo autentico di Romagna che continuerà a girare nelle piazze e nei cuori di tutti..
La scomparsa del maestro ha destato profondo cordoglio in particolare a Faenza, a partire dal sindaco di Massimo Isola che lo ricorda come una "figura di riferimento per la cultura della danza e del ballo in Romagna. A lui mi legava un’amicizia personale profonda e una stima autentica per il lavoro straordinario che ha portato avanti per tutta la vita, con passione e dedizione. Il Maestro è stato un instancabile promotore della nostra identità culturale e ha dedicato ogni energia alla diffusione del ballo popolare e della danza come forma d’arte, educazione e socialità. Negli anni ho avuto l’onore di collaborare a diversi eventi, spettacoli che univano racconto, memoria e innovazione, nei quali la danza diventava linguaggio per riflettere sui cambiamenti estetici e culturali del nostro tempo. Gian Piero Cicognani ha insegnato a centinaia di danzatrici e danzatori, di tutte le età, avvicinandoli all’amore per il ballo tradizionale romagnolo, formando non solo appassionati ma anche tanti professionisti. Ha scritto libri, inventato e codificato nuovi passi, contribuendo in modo originale e duraturo al patrimonio coreutico romagnolo. Le sue scuole sono state luoghi di alfabetizzazione al ballo, spazi aperti all’incontro e alla crescita. Sempre con il sorriso sulle labbra, con quella sua umanità generosa e profonda, il Maestro Gian Piero Cicognani ha scritto una bellissima pagina della storia creativa della nostra terra".
e.ma.