Addio a Silvano Silvagni, protagonista della musica romagnola per mezzo secolo

Faentino, aveva 70 anni. Aveva militato in numerose orchestre prima di formare la sua, tutt’ora attiva. I funerali si terrano lunedì

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La musica di Romagna perde il suo Silvano. Giovedì notte, per complicanze dovute al covid, dopo un breve ricovero all’ospedale di Faenza, è venuto a mancare Silvano Silvagni, uno dei protagonisti della musica romagnola.

Sassofonista e clarinettista classe 1952, per mezzo secolo ha suonato in orchestre di rilievo del territorio. Faentino di nascita, allievo del maestro e importante strumentista Delvolto Argelli di Cotignola, ha cominciato ad avvicinarsi alla musica a 19 anni, nel 1971. Dopo uno stop di un paio di anni per il servizio di leva obbligatorio, ha ripreso la strada della musica per non lasciarla più.

In una sua intervista Silvagni, nel raccontare l’epoca d’oro della musica folcloristica di Romagna, quando le balere impazzavano, aveva ricordato di suonare ogni giorno dell’anno, anzi... di più visto che parlava di 370 concerti, pomeriggi compresi, fra gli anni ’70 e ’80.

Da clarinettista ha fatto parte delle orchestre ‘Romagna Mia’ e ‘Prati’, da sassofonista ha suonato con le orchestre ‘Folklore di Romagna’, ‘Storia di Romagna’ e ‘Stella del Liscio’.

Nel 1989 Silvagni, assieme a Vittorio Palli, costituì la sua orchestra che a tutt’oggi è attiva nel campo con la figlia Vanessa e che oltre alla tradizione del ‘liscio’ non trascura i balli di gruppo e quelli da discoteca.

Silvano Silvagni lascia la moglie e due figli, Vanessa e Claudio.

I funerali sono stati fissati per lunedì . Ci sarà una benedizione alla camera mortuaria quindi alle 17.45 il corteo partirà per il cimitero dell’Osservanza dove ci sarà un momento con l’orchestra in ricordo di Silvagni.