Addio Monica Vitti, indimenticabile in Deserto rosso

La grande attrice aveva 90 anni. Fu protagonista del capolavoro di Michelangelo Antonioni, girato a Ravenna nel 1964

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Monica Vitti e il cast de ‘Il Deserto rosso’ di Michelangelo Antonioni rimasero a Ravenna più tempo del previsto, perché nei primi giorni del 1964 la nebbia, tanto attesa dal regista, non si decideva ad arrivare. Lo scriveva anche il Carlino, nella cronaca locale, in un articolo intitolato ‘Troppo sole per Antonioni’. Nel giorno della morte di Monica Vitti, scomparsa ieri a 90 anni, la città torna indietro negli anni, per ricordare, questa volta con malinconia, i giorni in cui la grande attrice arrivò in città per girare il capolavoro di Antonioni. Alloggiava all’Hotel Jolly insieme al regista e al resto del cast e in quei giorni la loro presenza creò curiosità e scompiglio tra i ravennati, tanto più che il set era tombato e non si riusciva a sbirciare. Monica Vitti girò in diverse zone del centro, tra cui piazza del Duomo e via Pietro Alighieri, dove rimangono immagini indimenticabili di lei che cammina sui ciottoli, e poi nella zona industriale, al mare, nelle valli.

Una sera di dicembre del 1963 l’hotel Jolly ospitava nella hall una festa da ballo studentesca, scese l’intero cast, e qualcuno, tra i più fortunati aveva continuato a raccontare, negli anni, di aver ballato con Monica Vitti. Gentile, disponibile e discreta, così la ricordavano tutti quelli che, all’epoca, avevano avuto a che fare con lei o l’avevano semplicemente incrociata. Malinconica forse, come Giuliana, il drammatico personaggio protagonista del film. La nipote del regista, Elisabetta Antonioni, a Ravenna nel 2014 in occasione dell’intitolazione alla pellicola dell’area verde a pochi metri dall’Almagià, aveva raccontato la sua esperienza sul set, invitata insieme al fratello dallo stesso regista. "L’incontro con Monica Vitti - ricordava - avvenne all’interno di un capannone. Lei era lì e ci accolse con un sacchetto di noccioline ricoperte di zucchero. Io la conoscevo già, perché era venuta diverse volte a casa nostra con lo zio. Poi la scena si spostò in un altro interno, dove lei aspettava seduta su un letto l’inizio delle riprese limandosi le unghie. A un certo punto arrivò il segnale e lei lanciò via la limetta e iniziò a recitare una scena intensa e dolorosa. Mi sono sempre chiesta come fosse riuscita a passare in così poco tempo dal manicure a quella intensità". Elisabetta Antonioni aveva poi ricordato di quando il regista, qualche minuto dopo, aveva chiesto a tutti di uscire, ad eccezione di pochissimi tecnici: era in programma una scena d’amore tra Monica Vitti e Richard Harris.

"Lo fece per rispetto a Monica" aveva concluso Elisabetta Antonioni. Monica Vitti ha dato il volto ne ‘Il deserto rosso’ al dramma di chi, solo, si accorge della stortura del mondo che ha attorno, delle trasformazioni che lo stanno devastando e di cui Ravenna diventa anticipatrice e simbolo. ‘C’è qualcosa di terribile nella realtà e io non so cosa sia. E nessuno me lo dice’, afferma a un certo punto. In una delle ultime scene infine, lungo la banchina, si ferma a parlare con un uomo, un marinaio straniero che quindi non può capirla, intavolando un dialogo solo apparentemente sconclusionato: ‘Io non posso decidere … perché non sono una donna sola … per quanto … a volte … è come … separata … no, non da mio marito, i corpi … sono … separati. Se lei mi punge, lei non soffre … eh? Cosa stavo dicendo? Ah, sì … Io sono stata malata, sì … ma non devo pensarci, cioè io non devo pensare che tutto quello che mi capita è la mia vita … ecco … mi dispiace … Scusi’.

Annamaria Corrado