Sergio Fantinelli morto, addio al 'papà' della Maratona di Ravenna

Era conosciutissimo in città anche per essere stato il titolare delle Autoforniture Romagna Sport, negozio di articoli sportivi

Sergio Fantinelli se n’è andato nei giorni scorsi. Fu il 'papà' della Maratona di Ravenna

Sergio Fantinelli se n’è andato nei giorni scorsi. Fu il 'papà' della Maratona di Ravenna

Ravenna, 8 giugno 2022 - Conosciutissimo in città per essere stato il titolare delle Autoforniture Romagna Sport, lo storico negozio di articoli sportivi di via Faentina, ma anche per essere stato il ‘papà’ dell’attuale Maratona di Ravenna. Sergio Fantinelli se n’è andato nei giorni scorsi. A piangerlo, la moglie Alve Ancarani, ex assessore comunale, e la figlia Manuela, ma – soprattutto sul web – anche tantissimi ravennati, che lo avevano conosciuto, e ne avevano apprezzato le doti di grande umanità, nel corso della sua attività professionale e sportiva, alla guida del Gruppo sportivo Scariolanti.

Proprio con gli amici della podistica Scariolanti, alla fine degli anni 90, Sergio Fantinelli si era ‘inventato’ la Maratona del Delta del Po, da Comacchio a Casal Borsetti: "Serviva qualcosa di diverso – ha raccontato Stefano Righini, presidente di Ravenna Runners Club, che oggi organizza la Maratona di Ravenna città d’arte – e bisognava pensare in grande. Era un periodo di grande fermento nell’ambito dell’allestimento di maratone e di gare podistiche. Per fare grandi cose, bisogna pensarle. Il suo merito fu quello di capire questa cosa e di organizzare la prima edizione della Maratona di Ravenna. Dobbiamo riconoscerli il merito, assieme agli Scariolanti, di aver fatto nascere questa grande manifestazione sportiva. Era il 1999 e ricordo con piacere che partecipai, arrivando al 3° posto. Successivamente mi chiese una mano per portare qualche atleta di elite, e così cominciò la collaborazione fino al 2007".

Righini ha rievocato anche altri aspetti di Sergio Fantinelli: "Il saluto e il ricordo di Sergio va fatto con i dovuti onori, perché è stato proprio lui a credere fin dal primo momento nelle potenzialità di un evento come la Maratona di Ravenna, impegnandosi affinché il nostro territorio avesse una manifestazione podistica riconosciuta anche al di là dei nostri confini. In parole povere è stato un pioniere, che ha avuto una grande intuizione". In pratica è stato un visionario: "Anche se poi le strade si sono divise – ha aggiunto Stefano Righini – ricordo con profondo affetto i momenti vissuti insieme, ma anche il duro lavoro portato avanti per il bene della manifestazione e dell’intera città. Ho iniziato questa avventura al fianco di Fantinelli e degli Scariolanti. Ed i primi passi non si possono certo dimenticare, anche perché, in quella fase, gli insegnamenti che ho appreso da lui sono stati tanti e preziosi".