"Affidare il voto a chi è garanzia di stabilità"

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"Questa campagna elettorale troppo breve e costretta in uno spazio nel quale si fatica a comprendere l’articolazione delle posizioni dei vari partiti e candidati – dichiara Eleonora Proni, candidata del Partito Democratico al Senato della Repubblica – rischia di giocarsi tutta su aspetti marginali e contingenti. Si rischia di perdere di vista che stiamo eleggendo un Parlamento che dovrà guidare il paese per 5 anni in uno dei periodi più complessi della storia repubblicana".

"L’Europa è il vero discrimine tra la destra populista e la sinistra responsabile nella quale io mi riconosco – spiega la Proni – . Occorre sottolineare gli enormi passi avanti che l’Unione Europea è riuscita a compiere nell’ultimo biennio, passando da una mera funzione di controllo dei conti pubblici nazionali a soggetto protagonista delle politiche di sviluppo. Certo non è ancora l’Europa che vogliamo, il suo assetto istituzionale vincolato al consenso di tutti i membri e il permanere in troppi Stati di un atteggiamento di egoismo nazionale frena il dispiegarsi di politiche efficaci, ma fenomeni come la pandemia, l’aggressione russa e la crisi energetica hanno reso evidente quanto sia indispensabile un governo europeo e quanto i singoli Stati senza un coordinamento siano destinati a essere marginali. Da questo punto di vista la destra ha riferimenti chiari, il sovranismo di Orban con l’Ungheria, la Polonia o peggio la Russia di Putin come modello di governi reazionari e illiberali. Ma veramente qualcuno può pensare che guardando a quella parte del mondo si possa trovare ispirazione per costruire un futuro di prosperità e di pace?"