Aggredisce la compagna davanti alla figlia: arrestato

Turista modenese di 42 anni finisce in manette. L’intervento della polizia in un residence di Marina di Ravenna

Migration

Da nemmeno un anno stavano assieme. Ma le cose non andavano affatto bene tanto che giusto il 12 luglio scorso a Modena, dove entrambi abitano, lui, secondo l’accusa, l’aveva picchiata procurandole lesioni alle costole giudicate guaribili in almeno 21 giorni.

Tutto si è ripetuto nella notte tra martedì e mercoledì in un residence di Marina di Ravenna dove i due, assieme alla figlia minorenne di lei, stavano trascorrendo un periodo di vacanze.

Alla fine l’uomo è stato arrestato dalla polizia per maltrattamenti. Ieri mattina davanti al giudice delle indagini preliminari Corrado Schiaretti e al pubblico ministero Silvia Ziniti, nel corso dell’udienza di convalida ha fornito una sua ricostruzione dei fatti. La procura ha chiesto sia la convalida dell’arresto che la custodia cautelare in carcere. Il giudice si è riservato la decisione.

L’episodio si è verificato attorno alle 3 della notte fra giovedì e venerdì quando l’uomo, un 42enne modenese, ha cercato di entrare a forza nell’alloggio dove la donna e la minore si erano barricate dopo pregresse tensioni. Alla fine è riuscito ad aprire la porta e a colpire la donna per fortuna in maniera non grave (prognosi di 5 giorni). Poi ha spaccato alcuni oggetti in camera tra cui il telefono. La donna intanto era corsa assieme alla bimba fino alla reception da dove è stato lanciato l’allarme alla questura.

Dalle successive verifiche dell’apposita sezione della squadra Mobile ravennate, è emerso che il 42enne è seguito dal Sert di riferimento per abuso di droghe e che ha precedenti di polizia per guida in stato di ebrezza e per reati contro il patrimonio. Non solo: esiste un provvedimento del 2017 con il quale il tribunale dei Minorenni di Bologna lo aveva allontanato dai figli e dalla precedente compagna.

E sempre nel 2017 il questore di Modena lo aveva ammonito per invitarlo a cambiare condotta di vita nei confronti della madre per via di taluni comportamenti domestici ritenuti violenti.