
Gli uomini della questura di Ravenna durante i rilievi dopo l’agguato a colpi di pistola avvenuto nel tardo pomeriggio del 26 agosto 2012 (foto Corelli)
Quei colpi di pistola all’ora di cena, su via Romea sud a due passi da un’affollata pizzeria, avevano interrotto la tranquillità di una domenica di fine estate. Per l’agguato del 26 agosto 2012 sono stati condannati per lesioni aggravate tre giovani di origini albanesi: Fatjon Gjuzi (che aveva patteggiato 2 anni e 8 mesi), Julian Cepa (3 anni e 12mila euro di multa) ed Enver Buzi (4 anni e 16mila euro di multa), rimasto sempre latitante. Stessa sorte poteva toccare a uno dei due uomini che furono bersaglio di quella sparatoria: il 49enne Eduart Osmani che fu gambizzato insieme al fratello minore secondo gli inquirenti in un contesto di regolamento di conti.
Nel pomeriggio di venerdì però gli uomini delle Volanti della questura di Ravenna, insieme ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine ‘Emilia Romagna Orientale’, durante un controllo nella zona della stazione in piazzale Farini, hanno intercettato e arrestato Eduart Osmani, destinatario di un provvedimento di esecuzione per cumulo di pene emesso dalla Procura di Bologna. L’uomo, che deve scontare cinque anni e 8 mesi per reati contro la persona e contro il patrimonio quali furti e rapine, e in materia di stupefacenti, è stato portato in carcere.
Gli agenti delle Volanti della questura di Ravenna poco dopo l’una di notte di ieri, sulla base di informazioni dei colleghi della Squadra Mobile, hanno rintracciato e arrestato un secondo uomo ricercato. Si tratta di un 57enne di origine ungherese che si trovava nel dormitorio comunale. A carico dell’uomo risultava pendente un ordine di carcerazione per pene derivanti da ben dieci sentenze di condanna, per un totale di 6 anni e 3 mesi, perlopiù relative a reati contro il patrimonio. Dopo gli accertamenti, il 57enne è stato portato in carcere.