Al Mar l’arte e il genio di Alberto Burri

In mostra dal 14 ottobre le opere del maestro umbro che ripercorrono il suo progondo legame con Ravenna .

Al Mar l’arte e il genio di Alberto Burri

Al Mar l’arte e il genio di Alberto Burri

Si intitola ‘BurriRavennaOro’ la mostra attorno alla quale quest’anno graviterà la Biennale del Mosaico contemporaneo. Al grande artista umbro è dedicata l’esposizione curata da Bruno Corà, presidente della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, in programma al Mar dal 14 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024. La mostra ripercorre la storia dell’intenso rapporto che Alberto Burri, dalla fine degli anni Ottanta, ha avuto con la nostra città, concependo diversi cicli di opere ispirate alla sua storia e alla sua cultura artistica.

Alla presentazione del progetto hanno preso parte il sindaco Michele de Pascale, che ha ricordato l’epoca storica particolarmente significativa nella quale si è sviluppato il rapporto con Ravenna di Burri, chiamato a realizzare su commissione di Raul Gardini la monumentale scultura Grande Ferro R nell’area del Pala de André, l’assessore alla cultura Fabio Sbaraglia, il direttore e il presidente del Mar, Roberto Cantagalli e Mauro Brighi, Daniele Torcellini, curatore della Biennale e, in video, il curatore della mostra Bruno Corà.

"L’ultima produzione di Burri - ha spiegato Cantagalli - dà spazio alle suggestioni ispirate dai mosaici ravennati, anche dal punto di vista tecnico".

Torcellini si è soffermato sul rapporto tra l’opera di Burri e la Biennale del mosaico in una mostra che, "pur rispettando l’impianto tradizionale degli altri anni, è la prima della Biennale senza tessere". Con l’intento, ha continuato, di prendere in considerazione il mosaico anche dal punto di vista linguistico e metaforico. Attraverso l’opera di Burri e il concetto di contrasto si interpreta tutta la Biennale. Per il curatore, Bruno Corà, la mostra è come il ritorno dell’artista in una sua casa. "Ravenna – ha sottolineato – negli ultimi anni è stata per lui un pensiero costante, geniale, creativo". A partire dal 1988, in risposta alla committenza espressa dal Gruppo Ferruzzi, Burri avvia una collaborazione che lo porta alla realizzazione di alcuni cicli significativi che egli elabora e denomina in differenti modi e in stretta relazione con la storia artistica della città.

Con il ciclo San Vitale realizza grandi cellotex dipinti ad acrilico e di color nero. A quella serie affianca opere grafiche di pari intensità e forza cromatica. Nascono i dipinti il Nero e l’Oro (1993), ispirati alla cultura musiva. In mostra saranno presenti queste opere, insieme ad altre di cicli pittorici precedenti e ad alcune serie scelte di creazioni grafiche.

a.cor.