Cervia, le scuse dell'albergatore al cameriere rifiutato perché nero

L'albergatore è stato sospeso da Confcommercio e Federalberghi di Cervia. Laura Boldrini invita il ragazzo alla Camera: "Qui tutti gli italiani sono benvenuti"

Sms dell'albergatore

Sms dell'albergatore

Cervia (Ravenna), 4 agosto 2017 - Non si placa la polemica scatenata dall’sms ‘razzista’ inviato da un albergatore di Cervia a Paolo, giovane cameriere milanese, al momento di perfezionare il contratto stagionale, quando ha scoperto era un ragazzo di colore perché di origine brasiliana.

Oggi sono arrivate le scuse pubbliche dell'albergatore, che nel frattempo è stato sospeso da Confcommercio e Federalberghi Cervia. Davanti alle telecamere del Tgr regionale dell'Emilia-Romagna ha detto: "Ti chiedo scusa, Paolo - dice - se si potesse tornare indietro... ma non si può. Ti chiedo scusa, chiedo scusa qui in televisione".

A segnalare l’episodio era stata, ieri, la Filmcams Cgil che sta preparando un’azione legale per discriminazione razziale contro l’imprenditore cervese.

Durissima la reazione dell'assessore regionale al Turismo Andrea Corsini che ben conosce il territorio, essendo proprio cervese di nascita: "Episodio di gravità inaudita -  ha scritto su Facebook -, un gesto completamente estraneo alla cultura dell'accoglienza che da sempre contraddistingue la nostra terra ed è offensivo non solo nei confronti del ragazzo discriminato, ma di tutta la comunità cervese ed emiliano-romagnola, nonché del sistema turistico della costa, che da sempre accoglie lavoratori da tanti paesi del mondo".

Corsini ha chiesto alla Confcommercio di Cervia di intervenire, cosa che è accaduta oggi con la sospensione dell'albergatore:

Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha invitato Paolo e la sua famiglia a Montecitorio: "Può il nostro Paese, nel 2017, accettare che a un proprio cittadino venga impedito di lavorare perché è nero? Io penso proprio di no. Per questo ho deciso di invitare Paolo e la sua famiglia a Montecitorio. Qui sono benvenuti. Qui tutti gli italiani sono benvenuti, a prescindere dal colore della pelle".

Paolo può guardare al futuro con maggiore serenità, con la promessa di lavoro e la speranza che più nessuno debba veder più comparire sul display del proprio cellulare un sms come quello che ha ricevuto lui: "Mi dispiace Paolo ma non posso mettere ragazzi di colore in sala, qui in Romagna la gente è molto indietro con mentalità, scusami ma non posso farti venire giù. ciao".