
Il primo cittadino: "Dubbi sul rigassificatore? Ha ricevuto tutte le autorizzazioni per entrare in funzione". L’astensione al 50%: "Terrò un foglio sulla scrivania per ricordarmene. La giunta entrà metà giugno".
Alessandro Barattoni, lei è stato eletto sindaco di Ravenna alla guida della coalizione di centrosinistra. A mente fredda, ha realizzato quanto successo tra domenica e lunedì? "Inizio a realizzarlo ora, nel vedere quante persone mi fermano per salutarmi, per fare una segnalazione o suggerirmi un’idea. Sono profondamente grato a chi è andato a votare, indipendentemente dalla scelta fatta, e mi impegnerò per coinvolgere nell’amministrazione della nostra città chi ha scelto di disertare le urne. Terrò sulla scrivania un foglio che mi ricorderà la forte astensione di queste elezioni, lavorerò ogni giorno per ridare speranza e fiducia all’ente comunale, che è il più vicino ai cittadini".
Quale è stato il suo primo pensiero quando ha saputo di essere diventato sindaco? "A ‘botta calda’ è arrivata una grande soddisfazione per tutti questi mesi passati sul nostro vasto territorio, a stringere mani e ad ascoltare le tante persone che ho incontrato e che mi hanno regalato nuove prospettive e suggestioni di cui ho tenuto e terrò conto".
Il Pd - centrosinistra governa da sempre la città. Lei sarà in continuità o discontinuità rispetto a quanto fatto fino ad oggi? "Abbiamo scritto un programma ambizioso che guarda al futuro: alla Ravenna dei nostri figli e nipoti e di tutti coloro che sceglieranno Ravenna come casa. La città è di fronte a sfide di diversa natura e noi ci siamo candidati per guidare i cambiamenti e affrontare le sfide del giorno d’oggi che sono molto diverse da quelle di pochi anni fa".
Crede che serva maggiore attenzione ai temi ambientali e, se sì, come concretizzarla? "L’ambiente era il primo punto del nostro programma perché è un tema da cui ne dipendono altri, uno su tutti la sicurezza del nostro territorio e uno sviluppo equilibrato e sostenibile. Sono tanti gli interventi che abbiamo annunciato, a cominciare dalla piantumazione di nuovi alberi, interventi di desigillazione, incentivazione alle comunità energetiche rinnovabili e una diversa mobilità".
I dubbi sul rigassificatore sono tanti: lei si sente di rassicurare i cittadini rispetto al suo funzionamento? "Il rigassificatore è un’infrastruttura entrata in funzione solamente in seguito alle autorizzazioni ricevute da parte degli enti competenti, vigili del fuoco compresi. Altri rigassificatori sono attivi nel nostro Paese da diverso tempo e contribuiscono al fabbisogno energetico".
Come immagina la città da qui a dieci anni? "Ci impegneremo perché tra dieci anni Ravenna possa essere una città più verde, bella, attrattiva e al contempo ancora più a misura di cittadine e cittadini: in grado di crescere senza perdere la sua natura di ‘fare insieme’ e non lasciare indietro nessuno".
Capitolo giunta: entro quanto sarà pronta la sua squadra? Il vicesindaco sarà del Pri? "Inizierò a ragionarne a breve con l’obiettivo di definirla entro metà giugno".
Il comitato alluvionati ha detto di avere incontrato lei e altri candidati, quindi il quadro della situazione le sarà chiaro. Il comitato lamenta l’assenza di una programmazione degli interventi (o la loro mancata comunicazione): esiste questa programmazione? "Penso di essere stato l’unico, in campagna elettorale, a trattare il tema dell’alluvione quotidianamente perché il punto di partenza di tutto sono gli effetti e le precipitazioni dettate dall’alta temperatura del bacino del Mediterraneo, come abbiamo visto a Valencia e in Slovenia dopo la Romagna. Servono migliori e continue manutenzioni, ma anche opere straordinarie, come quelle annunciate dalla Regione sul Lamone, o sul Fosso Ghiaia dal Consorzio di Bonifica. Fiume per fiume, insieme agli altri enti e coordinati dalla Struttura commissariale continueremo a fare incontri informativi e di confronto con cittadini e comitati".
Cosa non le piace, da cittadino, di Ravenna? "Dovremo tenere insieme quotidianità e visione. So che quello delle manutenzioni di strade, marciapiedi, piste ciclabili e verde è un tema sentito che non va banalizzato perché la cura, l’accessibilità e il decoro sono importanti per avere un senso civico più forte e radicato".
Un limite del Barattoni politico, sul quale intende migliorare? "Sono nato in un ambiente in cui dare la propria parola vale più di mille contratti e mi rendo conto che quando incontro persone che non hanno lo stesso rigore tendo a mostrarmi molto contrariato senza riuscire a dissimulare".
Si sente parte del sistema di potere che da anni governa la città? "A Ravenna non c’è alcun sistema di potere occulto, ci sono istituzioni democratiche che ogni cinque anni vengono rinnovate attraverso il voto dei cittadini. Da parte mia sono quarantadue anni che abito, studio, lavoro e faccio politica a Ravenna con trasparenza e a testa alta".
In che rapporti è con de Pascale? Si dice che il presidente della Regione avrebbe preferito un altro candidato sindaco. "Ho sentito il suo sostegno. Siamo in rapporti molto buoni e siamo entrambi convinti che questa possa essere una grande opportunità nel lavorare insieme nei rispettivi ruoli".
La città è pronta per il Ravenna calcio in serie C? "La squadra e la dirigenza han fatto un ottimo lavoro, tanto da riaccendere l’entusiasmo in città. È bellissimo incontrare bambini, ragazzi e ragazze indossare con orgoglio la maglia giallorossa e anche per questo confidiamo tutti nel ripescaggio".
Luca Bertaccini