Alla guida dei giallorossi negli anni ruggenti Portò la città nel calcio professionistico

Fu patron per nove stagioni, suggellate da una duplice promozione in serie C2

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Imprenditore edile e testimone del boom di Lido Adriano negli anni ’70 e ’80, è stato il presidente del Ravenna per 9 stagioni, dal 1976 all’85, in uno dei periodi più difficili della storia giallorossa ma anche più vincenti, riuscendo comunque a portare la squadra nel calcio professionistico. Grande tifoso di calcio, accettò la ‘sfida’ nel ’76, con la squadra appena retrocessa dalla C, ma, subito, arrivò un’altra retrocessione dalla serie D in Promozione. Non si perse d’animo. Per 4 stagioni consecutive il club ravennate rimase impantanato nel calcio regionale, con campionati sfumati all’ultimo respiro o per vicende extra sportive (come la squalifica del Benelli per 6 mesi nel 1980), finché col prof. Landi in panchina, riuscì a piazzare il doppio balzo, con 2 campionati vinti consecutivamente e con l’approdo in C2. Ebbe come ds Rino Cavalcanti e poi Rino Foschi. Retrocesse una seconda volta in Interregionale. Stanco e deluso, cedette le quote a Franco Quartaroli, salvo però ritornare in corso d’opera al vecchio amore nel 1985, per ‘salvare’ la situazione che andava a rotoli, consentendo al Ravenna di vincere un altro campionato e di tornare in C2. Oggi i funerali, con partenza alle 14.30 dalla camera mortuaria fino alla tomba di famiglia. Lascia i figli Cristina e Gianluca.