Da estimatore e frequentatore di Ravenna festival sono rimasto esterrefatto dalle affermazioni di Cristina Mazzavillani Muti.
Evidentemente non ha consultato fonti accreditate ma si è fidata delle fake news dei bar dei social.
E dire che in Romagna abbiamo due scienziati come il meteorologo Pier Luigi Randi e il presidente dei geologi dell’ Emilia-Romagna Paride Antolini che spesso sono intervenuti anche su questo giornale. Il meteorologo Le avrebbe spiegato che il riscaldamento globale è purtroppo una emergenza reale che induce sempre più fenomeni estremi di siccità e di piogge torrenziali in quantità abnormi concentrate in poche ore e in territori ristretti.
I bacini idrici e tutta la rete scolante, peraltro depauperata di fossi e scoline e resa impermeabile dalla cementificazione, non riesce a reggere una tale quantità di acqua. E qui il geologo Le avrebbe detto che occorre dare più spazio possibile ai fiumi: allargare i letti, golene, casse di espansione, ripristino fossi e scoline, canali scolmatori e aree per esondazioni controllate. Le alluvioni avvenivano anche in passato, anche con gli orti nelle golene, ma avvenivano ogni molti decenni, addirittura secoli. Ora con l’emergenza climatica più volte in un anno. Serve quindi ri disegnare il territorio perchè rimanga abitabile. Basta cemento, basta costruire in aree esondabili, delocalizzare ovunque possibile.
Su una cosa ha ragione: serve una cura dei fiumi e degli interi bacini idrici affidati a vere autorità con mezzi e personale. Oggi i fiumi sono gestiti a livello provinciale da una agenzia senza mezzi e personale unita alla protezione civile. Come se le autostrade fossero gestite a pezzi da ogni provincia unendo la gestione a quella del 118. Serve una vera riforma e De Pascale si è impegnato a farla anche su nostra richiesta. E nel frattempo bisogna rallentare il cambiamento climatico. Basta energie fossili, si alle rinnovabili. I dinosauri del fossile che fanno profitti a danno nostro devono estinguersi. Lo dice anche la Laudato Si’di papa Francesco. Per non parlare delle ricadute sulla salute pubblica: viviamo nella Tumor Valley altro che Motor. Non si può vivere sani in un mondo malato. Sempre papa Francesco. Da ultimo: capisco che i verdi siano un comodo capro espiatorio. Contano poco e fanno anche errori ma come non hanno mai paracadutato vipere sull’appennino non hanno nemmeno incrementato nutrie,fuggite da allevamenti per le pellicce, nè tantomeno pantegane come lei scrive. Qualche decennio fa avevano previsto quanto accade e messo in guardia ,inascoltati. Cassandra non piace ma sarebbe stato meglio ascoltarla. Ora saremmo preparati al peggio e magari avremmo fatto qualcosa per impedirlo.
*Co portavoce Verdi
Emilia Romagna