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CATERINA PENAZZI
Cronaca

Alluvione scuola, la preside di Faenza: “Stop a interrogazioni e verifiche, aiutiamo i nostri ragazzi”

La commovente lettera della dirigente Paola Falconi del liceo Torricelli Ballardini ai prof in vista della riapertura delle superiori il 25 maggio: “E’ bene capire quali siano le priorità in questo momento. Un passo alla volta ne verremo fuori”

Faenza, 23 maggio 2023 – “Stop alle interrogazioni e alle verifiche, i nostri ragazzi devono superare il trauma dell’alluvione”. A chiederlo, con una lettera inviata ai docenti, è stata la preside del liceo Torricelli Ballardini di Faenza, che venerdì 25 maggio come tutte le scuole superiori di Faenza, riaprirà alle lezioni. Il messaggio è chiaro: lasciare da parte, almeno temporaneamente, interrogazioni e verifiche e, una volta tornati in aula, ad avere un occhio di riguardo per i ragazzi e i traumi che hanno riportato con questa drammatica situazione.

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Protagonista di questa iniziativa è Paola Falconi, dirigente dell'istituto superiore di Faenza, che “dopo la notte di paura” del 16 maggio scorso, come lei stessa scrive nella lettera, ha invitato i prof a “capire in questo momento quali siano le priorità”.

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"I nostri ragazzi e le nostre ragazze - ha spiegato spiegato la preside - hanno vissuto le nostre stesse emozioni, sicuramente amplificate perché non ancora in grado di gestire completamente le proprie fragilità e quando torneranno a scuola è necessario che trovino docenti capaci di accompagnarli e comprenderli in questo passaggio difficile della loro adolescenza”.

"Purtroppo – continua ancora nella lettera la dirigente – questi anni ci hanno consegnato generazioni ferite prima dal Covid e ora dall'alluvione. C'è uno spartiacque tra il prima e il dopo il 16 maggio e questo non possiamo ignorarlo ed è nostro dovere non ignorarlo”.

Per Paola Falconi “la priorità in questo momento è lasciare da parte verifiche e valutazioni, i ragazzi – conclude – non solo hanno la testa da un'altra parte, ma il pomeriggio hanno bisogno di andare ad aiutare chi è in difficoltà, hanno bisogno di aiutare la loro gente, la città ferita a rialzarsi, hanno bisogno di fare la loro parte”.

Occorre lasciare "da parte le interrogazioni e puntare a parlare con alunni e alunne di quello che è successo”. “A settembre penseremo a recuperare il percorso di apprendimento interrotto, aggiunge ancora la preside che rivolge anche “un pensiero a come accompagnare i ragazzi di quinta all'esame per i quali organizzerà aule studio e incontri pomeridiani ragazzi-docenti per organizzare l'esame e aiutarli nella preparazione, anche per chi è isolato fuori da Faenza.

"Un passo alla volta ne verremo fuori - è la conclusione di Paola Falconi – l'importante è capire le priorità e il peso di quello che ci è caduto addosso”.