
Prima i lavori, già assegnati, di consolidamento del Ponte delle Grazie, finanziati con 250mila euro di risorse Pnrr e altri 100mila dal Comune. Poi, al termine degli interventi, di cinque mesi, come riferito dall’assessore Milena Barzaglia "Una perizia strutturale stabilirà se il ponte potrà essere riaperto al transito veicolare: probabilmente sarà possibile farlo in un senso di marcia" con l’aggiunta di un ponte Bailey nell’altra direzione. Il passaggio sul ponte delle Grazie era stato interdetto ai mezzi motorizzati a maggio scorso, per motivi di sicurezza. Stando ai rilievi effettuati infatti, nel corso dell’alluvione la fiumana del Lamone "aveva superato la quota dell’impalcato - prosegue l’assessore -, sollecitando così la struttura in maniera atipica" con danni evidenti anche sulle fondazioni. Da quel momento il centro città e il Borgo sono rimasti collegati attraverso la circonvallazione e il Ponte della Memoria di via Fratelli Rosselli. Il ponte intitolato alla Madonna delle Grazie è stato invece chiuso, con eccezioni specifiche per pedoni e biciclette, e mai più riaperto. Si era perciò parlato di abbattimento e di ricostruzione ex novo della struttura, una soluzione già progettata dal costo complessivo di 4 milioni e mezzo di euro, ma con tempi lunghi.
La necessità di ripristinare il collegamento tuttavia è primaria e cogente, evidenziata da tanti cittadini e anche dalle attività commerciali. Inoltre anche nelle commissioni consiliari e in consiglio comunale se ne era parlato, stante una serie di considerazioni legate "alla viabilità cittadina che oggi si è riversata in parte sul Ponte della Memoria" congestionando ancor di più il traffico di viale delle Ceramiche (già attenzionato, tant’è che nei prossimi anni troveranno un’altra collocazione caserma dei vigili del fuoco e stazione delle corriere).
Un’ipotesi per risolvere la questione temporaneamente riguarda la possibilità di ricorrere a un ponte Bailey. Parallelamente si è ragionato sulla riapertura del Ponte delle Grazie a senso unico, soluzione che comporterebbe un minor carico (si ricordi che ancor prima dell’alluvione era vietato il transito di mezzi oltre le 4 tonnellate ad eccezione dei mezzi pubblici, ndr). Prima ancora però c’è la volontà "di utilizzare le risorse già stanziate dal Pnrr, e la gara d’appalto già espletata, per intervenire così sulle fondamenta e sulle spalle del ponte" conclude Barzaglia. Una manutenzione che la ditta aggiudicataria, la Cooperativa Montana Valle del Lamone, dovrà eseguire nei termini previsti. Dopodiché, come detto, si procederà con la perizia strutturale. Ci sono buone probabilità che con tale intervento, il Ponte delle Grazie possa quindi essere riaperto al traffico entro l’inverno, anche se in un solo senso di marcia.
