Cronaca"Altri sbarchi a Ravenna? Spero proprio di no"

"Altri sbarchi a Ravenna? Spero proprio di no"

Lo ha dichiarato ieri il ministro dell’interno Piantedosi, in un vertice a Bologna: "Confido di farvi ricorso il meno possibile"

"Altri sbarchi a Ravenna? Spero proprio di no"
"Altri sbarchi a Ravenna? Spero proprio di no"

Altri sbarchi di migranti a Ravenna per decongestionare i porti di Sicilia e Calabria? Dopo quello del 31 dicembre, quando la ong Sos Mediterranée Ocean Viking con a bordo 113 migranti ha toccato la banchina del terminal crociere di Porto Corsini, non dovrebbero essercene a breve (anche se la Prefettura ravennate si è detta pronta a intervenire di nuovo, nel caso).

Lo ha detto ieri a Bologna il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, in città per partecipare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, con il sindaco Matteo Lepore e il prefetto della città felsinea Attilio Visconti.

"Altri sbarchi a Ravenna? Noi speriamo di no, ma non per preservare Ravenna in particolare. Confido - puntualizza il ministro - di farvi ricorso il meno possibile. L’azione che il Governo farà sarà sempre tesa a limitare e circoscrivere il fenomeno alla fonte. Insieme al ministro degli Esteri Tajani abbiamo condiviso la ripresa di alcuni incontri bilaterali e personalmente me ne sono occupato sia in Turchia sia in Tunisia, Paesi che hanno un qualche ruolo nell’origine e nel transito dei flussi di ingresso. E stiamo ragionando anche con la Libia, complessivamente come Governo. Ci aspettiamo quindi che il fenomeno, ma non per una visione di per sé negativa dello stesso, si limiti o si estingua addirittura, viste le ricadute nei territori e la difficoltà di gestione".

Rimarca quindi il titolare del Viminale: "Confido proprio che a Ravenna non tocchi più, così come a tutte le altre località. La decisione su Ravenna – ricorda Piantedosi – l’abbiamo presa per via della congestione della logistica in Sicilia e a Lampedusa soprattutto, preferendo ragionare su una distribuzione in tutto il territorio nazionale. Cosa che per altro già avviene, a livello di destinazioni finali".