Amiche morte nello schianto, il processo

La conducente dal giudice. Indagini chiuse sull’incidente costato la vita a Paola Carrozza di Argenta e Marialuisa Sibilio di Alfonsine

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E’ trascorso più di un anno dal tragico incidente che ha insanguinato le strade della provincia, costato la vita a due ragazze ventenni. E che ha portato la terza amica, a essere indagata per il duplice omicidio stradale. Indagini chiuse e udienza da affrontare, fissata per la discussione a gennaio prossimo: strazio nella tragedia. Era il 16 novembre del 2021, un martedì sera intorno alle 20, quando Elisa, Paola e Marialuisa stavano rientrando da un aperitivo consumato in un bar di Ferrara. Erano insieme, a bordo di una Mitsubishi Colt condotta da Elisa Di Bona. Spensierate e contente come alla loro età è doveroso. Ma alle loro abitazioni due delle tre amiche non sono mai tornate: Paola Carrozza, 21 anni di Argenta e Marialuisa Sibilio, 20 di Alfonsine, sono morte in quel maledetto incidente accaduto in via Matteotti, in località Cellette, quando la Colt bianca, è sfuggita alc ontrollo della ragazza alla guida, finendo a sbattere contro un albero che costeggia la strada. Un maledetto albero contro cui si sono infranti i sogni di Paola e Marialuisa, che sono morte in pochi minuti. Mentre Elisa riportò ferte gravissime che la costrinsero a una lunga degenza in ospedale. Si è rimessa dalle lesioni fisiche. Impossibile eliminare quelle dell’anima. Nell’incidente rimase coinvolta anche l’auto di un ragazzo alla guida di una Hyundai Kona, che, è poi stato accertato, non avrebbe avuto alcun ruolo nell’incidente, se non quello di essere impossibilitato a evitare l’impatto con le lamiere contorte dell’auto finita contro l’albero.

L’inchiesta. Delle indagini sul terribile incidente si è occupata il pubblico ministero Barbara Cavallo che poco dopo ìscrisse la giovane conducente della Colt e il ragazzo alla guida della Kona nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio stradale: atto dovuto, inevitabile quando ci troviamo di fronte a incidenti del genere. Oltre gli esami autoptici e gli accertamenti sulle auto, è stata eseguita anche un perizia cinematica per ricostruire l’esatta dinamica del terribile incidente che fece piombare le comunità di Argenta e Alfonsine nel più profondo dolore. E col fiato sospeso quella di Anita, paese di Elisa. Giorni strazianti di ricordi degli amici e conoscenti.

Gli approfondimenti disposti dal pm che ha coordinato le indagini, hanno portato la procura di Ferrara a stralciare prima e archiviare poi la posizione del conducente dell’auto sopraggiunta. Non si è modificata invece la posizione dell’amica delle vittime, la quale era alla guida della Mitsubishi. E’ rimasta indagata per omicidio stradale e la procura ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio. Con udienza fissata a gennaio prossimo. Ci sarebbero accordi in corso per concordare la pena. Ma niente di stabilito al momento. Dicevamo un passaggio inevitabile per come è statao ricostruito il tragico incidente. Ma che aggiunge altro dolore.

Cristina Rufini