‘Ammutinamenti’ e la giovane danza d’autore

Da oggi a sabato le performance si svolgeranno in vari punti della città, la sera all’Almagià .

‘Ammutinamenti’ e la giovane danza d’autore
‘Ammutinamenti’ e la giovane danza d’autore

Dal 14 al 16 settembre 2023, nell’ambito di Ammutinamenti - Festival di danza urbana e d’autore di Ravenna, va in scena la ’Vetrina della giovane danza d’autore’, tre giorni intensi dedicati ai giovani coreografi e coreografe provenienti da tutta Italia selezionati tramite un bando nazionale dai partner del Network Anticorpi XL, rete italiana dedicata alla promozione della giovane danza d’autore.

Oggi la prima giornata è inaugurata, alle 17.30, al ’Giardino il deserto rosso’ – da Michele Scappa e dal suo ’There is a planet’. Si prosegue (ore 18 - Banchina Darsena) con ’Rosso,’ performance ideata da Danilo Smedile liberamente ispirata a Rosso Malpelo di Giovanni Verga.

Dalle 21 gli spettacoli all’Almagià, dove ad aprire la serata è Massimo Monticelli con ’Eroide contemporanea’, lavoro ispirato a ’Le Eroidi’ di Ovidio. La serata prosegue con ’Inesorabilmenteunavia’ di Emma Zani e Roberto Doveri YoY Performing Arts. Finale con il lavoro di Francesca Santamaria che presenta ’Come sopravvivere in caso di danni permanenti’.

Domani la ’Vetrina’ prosegue negli spazi del Palazzo Rasponi (ore 16.30 e ore 18) con ’Lingua’ di Chiara Ameglio, performance che pone in scena un dialogo tra performer e pubblico. Le antiche sale della biblioteca Classense (ore 17 e 18) accolgono la danza di Roberta Maimone con il breve e intenso lavoro dal titolo ’Alex’. Aprirà la serata, di nuovo all’Almagià, lo spettacolo ’Cuma’ di Michele IfigeniaTyche. A seguire, la giovane autrice Camilla Montesi è anche l’interprete di ’Caronte’, ispirato alla omonima figura mitologica. Il lavoro di Pablo Ezequiel Rizzo, dal titolo Albatros, conclude la seconda giornata della ’Vetrina’.

Sabato giornata conclusiva: la Fondazione Sabe per l’arte (ore 16.30 e 18) accoglie la danzatrice e coreografa Martina Gambardella che presenta ’Mute’, delicato lavoro che nasce dal desiderio di celebrare l’origine del movimento, cogliendo il potenziale e la forza generativa dello spazio dal quale esso emerge. Il Teatro Rasi (ore 17) è il palcoscenico di Simbiosi di Roberto Tedesco. Alle 21 (Almagià) Vittorio Pagani con ’A Solo in the Spotlights’. A seguire, Pierandrea Rosato e la danza ironica ’Ototeman’ del duo Sofia Galvan e Stefania Menestrina.