Ancisi: "Ok i tre velox sulla Reale Ma la priorità resti la variante"

Saranno installati a Glorie,. Mezzano e Camerlona. come dissuasori di velocità

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I 9,820 chilometri della statale 16 Adriatica, alias via Reale tra Ravenna, Camerlona, Mezzano e Glorie, rappresentano il percorso stradale più pericoloso e tragico della viabilità ravennate, denominato più volte da Lista per Ravenna “tratto omicida”. "La variante stradale è in perenne attesa", torna a denunciare Alvaro Ancisi (foto), secondo cui "la soluzione, ignorata nel Piano regionale integrato dei trasporti (Prit), è la realizzazione di una variante della statale esterna agli abitati, che lo colleghi con la superstrada RavennaFerrara, ormai quasi interamente compiuta". Nel luglio 2019, ricorda, l’assemblea regionale inserì nel Prit 2025 questa variante, "grazie ad una proposta di emendamento avanzata da Lista per Ravenna tramite la Lega Nord", di cui "a distanza di tre anni non è stato nemmeno disegnato uno straccio di progetto preliminare". Incredibilmente, denuncia il consigliere di opposizione Ancisi, "questo tratto è anche l’unico, nelle maggiori strade della provincia, non dotato di strumenti rallentatori della velocità". Il 26 maggio 2022, l’amministrazione comunale ha varato l’installazione di 3 velox dissuasori di velocità, sul lato destro venendo da Ravenna: uno a Camerlona, uno a Borgo Anime di Mezzano e uno a Glorie. "La soluzione è la variante stradale, ma quanto meno avremo a breve un minimo di deterrente alla smodata velocità, molto oltre i 50 chilometri orari". E un contributo "può essere anche dato da appositi rilevatori di velocità gestiti direttamente dal Servizio Sicurezza e Polizia Locale, estremamente visibili agli automobilisti e recanti l’indicazione dei limite e della presenza del controllo elettronica di velocità; grazie a tale visibilità si otterrebbe un forte effetto dissuasivo sulla velocità". I velox o velobox sono in sostanza degli armadietti in cui di tanto in tanto (in realtà raramente) deve essere posto dalla Polizia Locale un misuratore di velocità, "con obbligo che le violazioni del limite orario imposto siano accertate e multate da una pattuglia di agenti posta poco più oltre".

"C’è voluto oltre un anno e mezzo dall’approvazione del progetto in cui questi interventi sono compresi – conclude Ancisi –, affinché Anas trasmettesse al Comune la richiesta di pagarle 397 euro per spese di sopralluogo e di istruttoria, subito versate. Palazzo Merlato confida che quest’ultimo ostacolo sia ora rapidamente superato, dovendo Anas apporre poi la sola relativa segnaletica stradale".