GIORGIO COSTA
Cronaca

"Andremo noi al ballottaggio". E la Pigna prepara già la giunta

Verlicchi crede (nuovamente) nel colpaccio: "Via il sistema Pd-Legacoop dal potere" .

Verlicchi crede (nuovamente) nel colpaccio: "Via il sistema Pd-Legacoop dal potere" .

Verlicchi crede (nuovamente) nel colpaccio: "Via il sistema Pd-Legacoop dal potere" .

L’imperativo è quello di (ri)portare i ravennati nei seggi elettorali. A questo patto, sostiene Veronica Verlicchi, candidata sindaco de La Pigna si può sconfiggere l’egemonia del Pd e portare Alessandro Barattoni al ballottaggio. Perché, secondo la Pigna, al ballottaggio, ci andrebbero loro e non il candidato di un (diviso) centro-destra di cui, ovviamente, accetterebbe e caldeggerebbe il voto una volta che si dovesse tornare alle urne non avendo il candidato del centro-sinistra raggiunto la maggioranza assoluta dei votanti.

E per far tornare alle urne i ravennati, la Pigna punta su candidati riconoscibili dislocandoli nei punti chiave del governo locale. A partire da Stefano Bertozzi, ex consigliere comunale di Faenza fuoriuscito da Fratelli d’Italia, che ha annunciato ieri il suo endorsement a Veronica Verlicchi, che, parola di Bertozzi, "è l’unica che abbia fatto una vera opposizione al Pd in provincia" e che verrebbe insignito della competenza nel settore della tutela del territorio e del rischio idrogeologico.

La candidata ha, quindi, annunciato i primi nomi di quelli che sarebbero i membri della Giunta, se venisse eletta. In particolare Anna Maria Bava sarebbe diretta verso le attività produttive, Stefano Recine allo sport e alle politiche giovanili, Bartolomeo Schioppa alla sicurezza mentre alla riorganizzazione della macchina comunale sarebbe chiamato Riccardo Puglisi, professore ordinario di scienza delle finanze all’Università degli Studi di Pavia con studi a Pavia stessa (laurea in economia e dottorato in finanza pubblica) e alla London School of Economics (Master e PhD in economia), Gabriele Zoli al forese e ai Lidi.

L’obiettivo della Pigna è quello di creare una alternativa al predominio politico del Pd e la strada maestra è quella di riportare al voto i tanti ravennati delusi che negli ultimi anni hanno disertato le urne. E la competizione elettorale a Ravenna vede un elemento di complessità, relativamente alla possibilità di scalzare il Pd dal governo della città, dal fatto che i partiti del centro destra non si presentano uniti. "L’importante è arrivare al ballottaggio e tentare di allontanare il Pd dal sistema di potere che vede una forte collusione con il mondo di Legacoop – ha conclusi Verlicchi – e se arriviamo al secondo turno accetterei assolutamente di buon grado i voti andati nel primo turno al centro-destra".

Giorgio Costa