
Ideata e curata dal direttore di Polimoda con la collaborazione di Caroli.
L’influenza dello stile bizantino sulle creazioni dei grandi stilisti è al centro della mostra allestita in occasione della prima edizione delle Giornate della Moda Italiana del Mondo inaugurata nei giorni scorsi ad Atene. A farsi portavoce non solo del percorso stilistico ma anche di questa eco storica è Angelo Caroli, fondatore dell’ A.n.g.e.l.o. Vintage Palace di Lugo e fra i massimi collezionisti mondiali di moda. L’iniziativa, aperta il 21 maggio scorso presso il Museo Bizantino e Cristiano della capitale greca ruota attorno alla mostra ’Byzantium – Ravenna. Icons of Italian Fashion’, ideata e curata dal direttore di Polimoda, Massimiliano Giornetti, con la preziosa collaborazione proprio di Caroli. Attraverso una raffinata selezione di 20 look d’archivio, arricchiti da accessori originali, la mostra mette in evidenza l’influenza profonda dell’estetica bizantina sulle creazioni dei più iconici stilisti italiani – da Armani a Ferré, da Valentino a Versace, fino a Prada, Dolce & Gabbana, Krizia, Capucci, Gucci e Romeo Gigli – in un arco temporale che va dagli anni ’60 al 2020. "La partecipazione di A.n.g.e.l.o. a questo progetto – commenta Caroli – rappresenta non solo un tributo alla potenza espressiva della moda italiana, ma anche un’occasione per ribadire il valore dell’archivio come strumento vivo di ricerca, dialogo culturale e innovazione". La mostra, inaugurata dall’Ambasciatore d’Italia in Grecia Paolo Cuculi sarà visitabile fino al 21 luglio. "L’evento – continua Caroli - ha celebrato il legame profondo e storico tra Italia e Grecia, ponendo la moda al centro di un inedito ponte tra patrimonio artistico e contemporaneità. Con questa partecipazione, A.n.g.e.l.o. riafferma il proprio impegno nella valorizzazione della memoria della moda, in un contesto internazionale che riconosce nella creatività italiana un motore di sviluppo". L’inaugurazione della prima edizione delle Giornate si è svolta sotto l’egida del vice presidente del Consiglio Antonio Tajani.
Monia Savioli