Anziano morto all’ospedale di Lugo "Omicidio volontario per quattro medici"

L’ipotesi dell’avvocato dei familiari, ma la Procura deve pronunciarsi. Per il decesso indagati 15 sanitari

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Per il momento l’accusa, per quindici medici indagati per il decesso di un 81enne avvenuto il 20 dicembre 2019 all’ospedale Umberto I di Lugo, è di omicidio colposo. Ma il legale che tutela i familiari dell’anziano, l’avvocato Chiara Rinaldi del Foro di Bologna, ipotizza si possa configurare addirittura l’omicidio volontario per quattro dei sanitari, mentre per due di questi quattro e altri due anche il falso sulle informazioni cliniche, oltre all’omicidio colposo. La Procura di Ravenna deve però ancora pronunciarsi dopo la discussione dell’incidente probatorio avvenuta circa un mese fa in tribunale davanti al Gip Janos Barlotti.

All’anziano, che tre anni fa venne ricoverato all’Umberto I di Lugo per una caduta accidentale, fu somministrato un medicinale che aveva scatenato una franca reazione allergica. In seguito, secondo l’accusa, i medici non eseguirono un’adeguata valutazione cardiologica, che era stata suggerita da precedenti consulenze. Così il quadro clinico del paziente era peggiorato fino al decesso per “ischemia miocardica acuta in ipertrofia cardiaca con estesa miocardiosclerosi associata a pericardite cronica”. Secondo i periti medico legali a cui è stato conferito l’incarico in sede di incidente probatorio alla fine dello scorso gennaio, dottoressa Donatella Fedeli e dottor Alberto Pedone, il tutto poteva essere risolto con una intubazione del paziente. Per l’avvocato Chiara Rinaldi, che tutela i familiari dell’81enne, i sanitari operanti, quindi, si trovavano di fronte a un paziente che si sarebbe potuto riprendere con un breve periodo di ventilazione assistita "e, ciò nonostante, hanno scientemente deciso di non praticarla". "La scelta di non praticare la terapia necessaria in un paziente con la chiara consapevolezza che da ciò sarebbe derivata morte (certa) del paziente è un comportamento criminale, lucido e volontario", denuncia il legale dei familiari. Da qui la richiesta alla Procura di Ravenna di procedere con ulteriori e più gravi contestazioni nei confronti di sei tra i quindici sanitari già indagati per omicidio colposo per il decesso dell’anziano: per quattro di loro il legale della famiglia ipotizza addirittura l’omicidio volontario, mentre per due di questi quattro e altri due medici anche il falso sulle informazioni cliniche.

I quindici medici indagati sono difesi dagli avvocati Ermanno Cicognani, Giovanni Scudellari, Claudio Cardia, Antonella Monteleone e Alessandro Vasi.