Apre il nuovo complesso da 136 posti per anziani non autosufficienti

Il progetto ’Rosa dei Venti’, partito nel 2014, ha richiesto un investimento di circa 19 milioni da parte del mondo della cooperazione. I primi ospiti arriveranno a fine maggio, sarà presente un nucleo Alzheimer

Migration

di Roberta Bezzi

Con l’apertura della ‘Rosa dei Venti’, nuovo complesso residenziale per la popolazione anziana non autosufficiente, con un nucleo Alzheimer, Ravenna fa un bel passo avanti colmando una criticità esistente da tempo nel settore, in particolare per le varie forme di demenza. Fino al 2017, infatti, mancavano 120 posti letto accreditati ed erano oltre 400 le persone in lista d’attesa. La struttura in via Lago d’Albano, ben visibile dalla rotonda Esp, è decisamente imponente. Basti pensare, e questa è una curiosità che colpisce, che ha un perimetro di 560 metri.

Il progetto, partito nel 2014, ha richiesto un investimento di circa 19 milioni di euro da parte del mondo della cooperazione e la nascita del Consorzio ‘Rosa dei venti’ di cui fanno parte le cooperative Solco Ravenna, Il Cerchio e Asscor.

"Oggi (ndr, ieri) è una giornata importante per il nostro territorio – afferma Antonio Buzzi, presidente del Consorzio – perché offriamo finalmente una risposta concreta agli anziani non più autosufficienti che avranno così la possibilità di fare una vita di comunità. Al riguardo mettiamo a disposizione 136 nuovi posti residenziali. Fiore all’occhiello della struttura è poi il nucleo Alzheimer con 18 camere singole destinato alle persone affette da demenza e gravi disturbi del comportamento".

Da notare che 78 posti in casa residenza sono convenzionati con l’ente pubblico, mentre i restanti 39 sono a libero mercato. "In questi anni – racconta emozionata Maria Grazia Cortesi, vicepresidente del Consorzio –, non sono mancati i momenti in cui pensavamo di non farcela, ma ora siamo qua. I primi ospiti arriveranno a fine maggio, quando la struttura diventerà pienamente operativa. Visto che dobbiamo accoglierli nel migliore dei modi, stiamo completando la ricerca di figure professionali, attingendo anche da Paesi quali Albania, Tunisia e india, per infermieri e operatori socio-sanitari, introvabili sul territorio nazionale".

Il sindaco Michele De Pascale non ha mancato di ricordare di aver ereditato tale progettualità dal suo predecessore Fabrizio Matteucci. "La ‘Rosa dei Venti’ – spiega – risponde al bisogno di incrementare la residenzialità pubblica e testimonia il valore dell’alleanza virtuosa tra gestori, realizzatori e finanziatori del territorio, in particolare da cooperative, fondi cooperativi e banche".

"Se oggi le aspettative di vita sono di 85 anni per le donne e 81 per gli uomini – commenta il presidente della Regione Stefano Bonaccini – lo si deve anche ai progressi della scienza e della medicina. In una società caratterizzata da nuclei sempre più ristretti, è però importante offrire un aiuto ai più anziani in difficoltà e alle persone fragili, per evitare che anche i sani si ammalino. La risposta giusta arriva dalla collaborazione con il terzo settore, visto che da solo il pubblico non ce la fa. A Ravenna il prossimo investimento, pari a circa 11 milioni di euro, riguarderà un ospedale di comunità in Darsena". Per il direttore generale dell’Ausl Romagna, Tiziano Carradori, con la ‘Rosa dei venti’, si è "aumentata del 10 per cento la residenzialità, un bel traguardo qualitativo".