Argillà torna più grande di prima

Attesi 250 artisti, gli stand saranno per la prima volta anche nelle piazze delle Erbe e della Libertà

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"Weru" in garifuna, "kambuchijegua" in guaranì. La ceramica del mondo torna protagonista ad Argillà Italia e parla nuove lingue. Ci saranno 250 artisti ed artigiani provenienti da molti paesi europei, ma anche dall’Argentina e per la prima volta dall’Honduras, oltre che ovviamente dalla Corea e dal Giappone. Ha ormai una sua fisionomia l’edizione di Argillà in calendario dal 2 al 4 settembre, a quattro anni dall’ultima datata 2018, rimasta senza erede diretta nel 2020 a causa della pandemia.

I ceramisti invitati sono gli stessi che dissero sì due anni fa, quando purtroppo non riuscirono a raggiungere Faenza: quasi tutti hanno confermato la partecipazione, a riprova della volontà di un settore, quello della ceramica, di continuare a lottare pur dopo esser stato messo a dura prova dalle restrizioni e dalla crisi. Per la sua settima edizione Argillà cambia leggermente volto: gli stand troveranno posto come da tradizione lungo corso Baccarini, in corso Mazzini fino all’altezza di palazzo Mazzolani, in piazza del Popolo ma anche, per la prima volta, in un porzione di piazza della Libertà e in piazza delle Erbe (qui esordì l’anno scorso Made in Italy). Piazza II giugno rimarrà comunque al centro della manifestazione: sarà infatti nel cortile interno del palazzo Muky-Matteucci che vedranno le luce le creazioni a doppia firma di Wasp e Faenza Art Ceramic Center, in equilibrio fra stampa 3D e tradizione ceramica. Varie mostre – fra queste anche alcune ad opera di ceramisti provenienti dalla Norvegia e dall’India – saranno in programma fra il Museo delle Ceramiche, il Ridotto del Masini e il Salone delle Bandiere. Anche il Mondialtornanti farà il suo ritorno sulla scena, in un’edizione faentina prima del debutto nel 2023 su scala nazionale, in quella che sarà la prima tappa del circuito che vedrà la manifestazione solcare la penisola nelle varie città delle ceramiche.

Nel complesso gli eventi collaterali abbracceranno l’intera settimana che precede Argillà: alcuni dei ceramisti invitati, come già accaduto in passato, hanno chiesto di poter rimanere a Faenza per un periodo più lungo di quello dell’apertura della loro mostra, dando vita a una residenza d’artista. La nazione ospite per l’edizione 2022 sarà l’Irlanda, cui sarà dedicata la mostra principale nel calendario degli eventi collaterali ufficiali: un progetto dal titolo ‘LandMarks’, curato da Elaine Riordan e Tina Byrne, organizzato in collaborazione con Ceramic Ireland e Irish Craft and Design Council, che racconterà l’arte ceramica irlandese contemporanea attraverso quarantuno suoi protagonisti.

Filippo Donati