Ravenna, ancora atti osceni nella spiaggia dei nudisti

Lido di Dante, verso una terza maxi multa su segnalazione dell’Associazione carabinieri a carico di due uomini

Volontari dell’associazione carabinieri

Volontari dell’associazione carabinieri

Ravenna, 14 settembre 2020 - Ancora atti osceni in luogo pubblico. E quel luogo pubblico è ancora una volta la pineta di Lido di Dante, nelle immediate adiacenze della spiaggia e dell’area dei nudisti, che ironia del destino era autorizzata da apposita ordinanza comunale fino alla giornata di ieri. E si va una nuova maxi multa – 10mila euro a testa – questa volta a carico di due esibizionisti, entrambi di sesso maschile, sorpresi dai volontari dell’associazione nazionale carabinieri mentre erano impegnati in un rapporto orale.

La segnalazione è scattata nel tardo pomeriggio di ieri, quando erano da poco passate le 18. I volontari dell’Anc, non essendo pubblici ufficiali e non potendo procedere direttamente, hanno chiesto l’intervento di carabinieri e polizia municipale. Sul posto è intervenuta una pattuglia in moto del radiomobile, che ha proceduto all’identificazione dei due uomini. Si trovavano a ridosso dell’area naturista, di cui da oggi cessa l’autorizzazione. Successivamente è intervenuta anche una pattuglia della Municipale, che solitamente procede per questa tipologia di interventi. Non si tratta, infatti, del primo.

Giovedì 3 settembre un turista forlivese di 45anni era stato sorpreso mentre era intento a masturbarsi sulla spiaggia di Lido di Dante, sotto il suo ombrellone, e gli era stata elevata una sanzione di 10mila euro. Ma già il 25 luglio la Polizia Locale, sempre in quell’area, aveva staccato ben due verbali sempre per atti osceni a danno di una coppia, lui 47enne lei di 40, mentre praticavano sesso all’aperto. Peraltro circondati da un capannello di guardoni.

Spesso i frequentatori si sono giustificati fingendo di interpretare la zona naturista come una sorta di area franca, dove ogni cosa è lecita. Sesso compreso. Ma per tutta l’estate sono stati fatti controlli in borghese da parte dei volontari dell’Anc in collaborazione con la polizia locale, che a quanto pare hanno dato frutti e si sono rivelati efficaci.