"Autisti della Scoppio, ritardi nei pagamenti"

Trasporto scolastico, l’allarme di Filt-Cgil: "Problema che esiste da tempo. Lo stipendio di gennaio ancora non si è visto"

Non si placa la protesta intorno al servizio di autobus che accompagna ogni giorno a scuola molti studenti delle primarie e delle medie ravennati. Al centro di tutto c’è nuovamente l’azienda Scoppio, con sede a Gioia del Colle (Bari), già oggetto di rimostranze da parte di genitori, dipendenti, e perfino dell’amministrazione comunale. "Ormai ogni mese – spiegano dalla Filt Cgil –, mandiamo la stessa lettera all’azienda e al Comune in cui evidenziamo ritardi nei pagamenti. La stessa: a cambiare è praticamente solo la data". I ritardi nei pagamenti sembrano essere una prassi per l’azienda: anche lo stipendio di gennaio ancora non si è visto. "Un comportamento inaccettabile di per sé – proseguono dalla Cgil –, e ancora di più quando parliamo di un’azienda che accompagna a scuola dei minori". Il personale riferisce di un clima teso anche con i distributori di carburante, "l’ultimo distributore che ancora faceva credito ha smesso di farlo", oltre che con i ristoratori e gli albergatori che normalmente accolgono gli autisti che arrivano a Ravenna dalle regioni del centrosud.

Non si tratta delle uniche criticità: come evidenziato dal personale, ai bus è capitato di viaggiare con le gomme lisce, e addirittura con il contachilometri guasto, "al punto", riferisce un autista, "che non era possibile capire se in una porzione di centro urbano il mezzo stesse viaggiando ai 50 kmh o ai 55". Ad inizio anno l’azienda, in carenza di personale, aveva rinunciato a gestire alcune linee che erano poi state assegnate alla Coerbus, mentre nelle settimane successivo aveva dovuto rinunciare anche ad altre linee.

"Quello dei ritardi nei pagamenti non è l’unico problema: gli assistenti ci riferiscono infatti di come la loro paga sia legata alla prima fermata del bus, spesso lontana sia dal centro abitato che dall’ultima fermata, e non al deposito dei bus, più raggiungibile. Una prassi che agli assistenti crea enormi difficoltà". Più in generale, ci si domanda come sia possibile che un’amministrazione pubblica affidi a un’azienda sulla quale piovono critiche da parte di utenti e dipendenti, da varie parti d’Italia, un aspetto delicato come il trasporto scolastico. "L’azienda vinse l’appalto presso l’Intercent-Er regionale", spiegano dalla Cgil. "Ecco perché il servizio fu affidato loro. Davanti ad aziende che appaiono ‘critiche’ – proseguono dalla Filt Cgil –, il nostro sindacato non ha mai mancato di effettuare le opportune segnalazioni". A quanto pare senza però essere ascoltato a sufficienza da parte delle amministrazioni pubbliche.