"Auto a velocità folle, e spengono le luci?"

Ieri oltre un centinaio di persone in corteo per protestare contro la decisione del Comune di risparmiare sull’illuminazione pubblica

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Una cinquantina di persone in corteo dalla stazione, una settantina da via Mazzini. Tanti esponenti dell’opposizione politica. In piazza XX Settembre, dove confluiscono i due gruppi che manifestano contro il provvedimento dell’amministrazione comunale di spegnere l’illuminazione pubblica di notte per far fronte al caro bollette, ci saranno un centinaio di persone. Ma qualcosa non torna. Nessuno viene dal centro storico, chi ha la torcia o illumina con il cellulare arriva per la maggior parte dalla periferia, quella in mezzo tra il centro e il forese. Si portano dietro problemi seri, accentuati certamente dalla scarsità di illuminazione, ma di vecchia data. Prendiamo i quattro che arrivano da via dei Poggi, un paio fanno parte del locale Comitato cittadino: "Prima avevamo i ladri in casa di giorno, adesso anche di notte. Ma il vero problema è diventata la circolazione stradale" raccontano. "Senza illuminazione si fatica a vedere i marciapiedi, la segnaletica, gli incroci. E ancora non c’è la nebbia. Quando arriverà bisognerà chiudersi in casa per non rischiare di essere travolti".

Spostiamoci in via Sant’Alberto: "Le auto sfrecciano a velocità folle, attraversare la strada è un terno al lotto". Si avvicina una signora combattiva. "Vengo da via Mattei – attacca – e invito tutti a venire a vedere. Non abbiamo solo le auto che si innestano nella strada dritta e accelerano a rotta di collo, ma i camion. Guidati da autotrasportatori che non sono di qui, che non conoscono la via, gli incroci, i passaggi pedonali e in più hanno fretta. E chi si deve azzardare ad attraversare la strada, al buio?". Non c’è solo il problema della follia al volante. "Quando porto fuori il cane, la sera, ho lo spray al peperoncino, perché nell’area dietro l’edicola ci sono spaccio e prostituzione". Da via Mattei torniamo verso il centro, ecco un’altra donna. "La velocità delle auto era un problema di giorno – commenta - figuriamoci senza illuminazione. Vanno come dei matti e non ci arrischiamo ad uscire. Ma abbiamo dei figli, non possiamo costringerli a barricarsi in camera. Visto che non c’è luce, le auto potrebbero rallentare per non creare guai. Invece, accelerano. Li aspetto alla prima notte con nebbia". In piazza XX Settembre la manifestazione non dura molto. Chiudono i negozi. Titolari e commesse vanno verso i parcheggi a riprendere l’auto. Altri vanno in bici. Il corteo si scioglie. La partita dell’illuminazione pubblica, probabilmente, non è finita qui.

lo. tazz.