Auto in attesa di imbarco per l’Unione Sovietica

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Il terminal in area Sapir alla darsena san Vitale in una immagine del 1987, nel trentennale della costituzione della ‘Società per azioni del porto industriale di Ravenna’, la società con capitale misto pubblico e privato che negli anni ha sviluppato lo scalo ravennate (in quei 30 anni aveva finanziato opere per oltre 18 miliardi di lire) e oggi ne è il più grande operatore e gestisce un’area di mezzo milione di metri quadrati e quasi due chilometri di banchine. Sul piazzale del terminal sono stoccati barili di lubrificanti e autovetture (Fiat Uno) dirette al mar D’Azov e destinate all’Unione Sovietica.

A cura di Carlo Raggi