Autobus, quanti problemi "Start investe altrove Qui mancano autisti e le corse saltano"

L’allarme di Raffaele Rossi (Fit Cisl): "Il 18 un incontro in prefettura"

Autobus, quanti problemi  "Start investe altrove  Qui mancano autisti  e le corse saltano"

Autobus, quanti problemi "Start investe altrove Qui mancano autisti e le corse saltano"

"Start non può continuare a investire solo su Rimini dove, infatti, le corse non saltano mai, a differenza di quanto accade a Ravenna". Raffaele Rossi, sindacalista di Fit Cisl assicura che la situazione del trasporto pubblico sul nostro territorio è grave ed è destinata a peggiorare. "Entro fine anno – spiega – sono previsti sei pensionamenti, senza considerare i giovani che iniziano a lavorare e dopo un mese lasciano. Non solo: delle quindici persone attualmente in scuderia, che l’azienda pubblicizza tanto, quando avranno preso la patente e inizieranno a lavorare, solo tre arriveranno a Ravenna". Il 18 le rappresentanze sindacali avranno un incontro in prefettura al quale dovrebbe partecipare anche il sindaco, Michele de Pascale. "Non ci aspettiamo grandi cose – prosegue Rossi – però ci fa piacere poter illustrare al maggior azionista di Start, cioè il Comune di Ravenna, qual è la nostra situazione". Intanto sul nostro territorio, come anche su quello di Cesena, in forma minore a Forlì, le corse non smettono di saltare, soprattutto nelle fasce orarie pomeridiane, visto che si cerca di mantenere quelle del mattino dedicate agli studenti. L’azienda continua a pubblicare su una pagina fb, aggiornandola quasi in tempo reale, le corse che il giorno successivo salteranno. E’ un sistema per avvisare i cittadini che, però, scoprono la sera prima che l’autobus che avrebbe dovuto portarli al lavoro non passerà.

"Se l’azienda non si convincerà ad aumentare gli stipendi – osserva Rossi – la situazione è destinata a peggiorare. Avremo una tregua alla fine delle scuole, quando si passerà da 104 a 81 turni e quindi serviranno meno autisti. Anche se le ferie dovremo comunque farle. Ma sarà un sollievo momentaneo perché a settembre la situazione tornerà a essere come ora, se non più grave". L’azienda continua nei suoi tentativi di reperire nuovi autisti, ma senza successo. "I giovani non vogliono fare questo lavoro – spiega il sindacalista della Cisl – perché lo stipendio, per gli ultimi arrivati, è di 1170 euro e per avere qualcosa di più bisogna integrare con gli straordinari. È un lavoro di responsabilità ed è poco pagato, chi viene da fuori non accetta perché se si devono anche pagare l’affitto e le bollette non rimane più niente".

Sulla questione interviene anche Ravenna in Comune, convinta che oltre ai lavoratori a pagare le conseguenze di una simile situazione siano anche i cittadini. "Un servizio inadeguato – scrive – allontana dalla scelta del mezzo pubblico come modalità standard di trasporto chiunque sia in grado di potervi rinunciare. Il Comune, tramite Ravenna Holding controlla un quarto del capitale azionario di Start. Si tratta del primo azionista della società pubblica. Come pensa di risolvere il problema?".