SARA SERVADEI
Cronaca

Start, i sindacati sul piede di guerra: “Autobus troppo grandi, autisti costretti a viaggiare contromano”

Le sigle hanno scritto a Prefettura e servizio sicurezza sul lavoro dell’Ausl dopo un dialogo fallito con l’azienda. Il problema si rileva soprattutto in città: in via dei Poggi, via Foglia, via Piceno e via Bastione

Un autobus fa manovra invadendo l’altra corsia per riuscire a voltare a destra

Un autobus fa manovra invadendo l’altra corsia per riuscire a voltare a destra

Ravenna, 30 giugno 2025 – Autobus che invadono la corsia opposta, col rischio di incidenti con bici e altri veicoli. Oppure che finiscono con la ruota sul marciapiede, mettendo in pericolo i pedoni. È quanto denunciano per il territorio di Ravenna sei sigle sindacali e le rsa (rappresentanze sindacali unitarie) nei confronti di Start Romagna: si tratta di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Autoferro, Faisa Cisal e Usb L.P. Le sigle sindacali hanno segnalato la situazione al prefetto e al servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro dell’Ausl Romagna. Nei giorni scorsi, dopo la proclamazione dello stato di agitazione da parte dei sindacati, c’è stato un primo incontro con l’azienda, ma sono state “ritenute insufficienti le risposte fornite dalla parte aziendale in merito alle criticità sollevate”, come si legge in un documento inviato nei giorni scorsi dalle segreterie territoriali e dalle rsa a Prefettura, Start Romagna, Amr, Comune, Commissione nazionale di garanzia per l’esercizio del diritto allo sciopero e Osservatorio nazionale sui conflitti. E così l’esito è stato negativo.

Ma andiamo con ordine. Nel mirino ci sono quattro linee. La linea 1 è problematica in via dei Poggi e via Foglia, dove gli autobus devono viaggiare contromano a causa dei veicoli parcheggiati. Lo stesso accade in via Piceno, dove passa la linea 1B. I mezzi di Start poi invadono la corsia opposta nella svolta a destra da via Romolo Ricci a via Bastione, nelle corse della linea 3, mentre in via Sant’Alberto la linea 5 viaggia contromano per un cantiere stradale nel tratto tra via dell’Agricoltura e le case Ina. Il problema è emerso ora, spiegano le sigle, a causa dell’introduzione degli autobus da 12 metri in sostituzione di quelli da 8.

“Dai primi di marzo abbiamo rilevato delle situazioni di pericolo – spiega Andrea Cicognani di Fit Cgil –. Non c’erano a disposizione sufficienti mezzi elettrici per sostituire tutte le corse prima effettate con autobus che avevano problemi alle ruote, sono stati introdotti mezzi a 12 metri, più grandi e più impegnativi nella guida perché richiedono alcune manovre, soprattutto nelle svolte a destra, con l’invasione della corsia opposta. Lo abbiamo fatto presente all’azienda che ha fatto un po’ orecchie da mercante”. In più “a maggio l’azienda ci ha presentato una scelta che ci ha lasciati insoddisfatti: elettrificare due linee che a nostro avviso si sarebbero potute effettuare con i bus a 12 metri, lasciando quei mezzi invece in altre dove creano problemi”.

“Start non si cura del percorso, obbligando gli autisti a viaggiare contromano e mettendo in pericolo la famiglia che cammina sul marciapiede e che se lo vede invadere dal mezzo – dice anche Riccardo Padoan di Uiltrasporti –. Così l’azienda scarica i problemi sugli autisti”.

Tutto nasce, aggiunge Dino Casamenti di Fit Cisl, perché i mezzi elettrici per sostituire quelli con il problema alle ruote “ci sono, ma mancano i caricabatterie. Quindi Start usa i mezzi più grandi. Ma il Codice della strada dice che se l’autista impatta con un’auto ed è contromano la responsabilità è sua, non dell’azienda”.