Autopsia affidata al medico legale: ecco i punti che dovrà chiarire

Andranno determinati con esattezza tempi e cause della morte dell’82enne . Maria Ballardini

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Il medico legale dovrà determinare la causa esatta della morte oltre alla compatibilità delle ferite inferte sulla testa e sul collo della vittima con il coltello trovato dagli inquirenti nel lavello in cucina e sequestrato in quanto probabile arma del delitto. Ma dovrà anche dire in quanto tempo e a che ora la donna è deceduta.

Sono i quesiti posti ieri mattina dalla procura al medico legale Loredana Buscemi di Ancona incaricata per eseguire l’autopsia sulla 82enne Maria Ballardini uccisa nella tarda mattinata di giovedì nel suo appartamento di via Gardella nel quartiere Zalamella. Dal 12 aprile il medico legale dovrà sottoporre a esame pure il coltello da cucina – lungo 28 centimetri con lama di 16 – per isolarne eventuali tracce biologiche e compararne il dna con quello della defunta. All’affidamento dell’incarico era presente anche l’avvocato Pier Giorgio Berardi in qualità di difensore del marito della vittima, il 77enne Mario Claudio Cognola lanciatosi dal balcone del terzo piano poco dopo i fatti e ricaduto sul cortile interno dopo un volo di circa una dozzina di metri. L’uomo si tutt’ora ricoverato al Bufalini di Cesena in stato di arresto per omicidio volontario pluriaggravato. L’udienza di convalida è stata fissata per domattina davanti al gip Andrea Galanti: qualora il 77enne non dovesse essere in grado di parlare, il suo interrogatorio verrà posticipato. Secondo quanto finora emerso dalle indagini dei carabinieri coordinate dal pm Marilù Gattelli, i primi fendenti sono stati menati alla testa quando la donna forse stava dormendo sul letto in camera. Altri ancora, probabilmente quelli letali, sono stati invece sferrati più in basso. Alle 12.25 è stato lo stesso 77enne a fare scattare l’intervento dei carabinieri: l’uomo ha chiamato la nipote, che lavora a Forlì, usando parole di questo tenore: "Ho ucciso mia moglie 15 minuti fa e ora la faccio finita perché senza di lei non posso vivere, ora mi butto giù dal balcone".

La nipote, che di lì a poche ore sarebbe andata a trovare gli zii, ha quindi allertato il compagno il quale ha subito avvisato l’Arma. Ma all’arrivo dei militari, il 77enne si era già lanciato nel vuoto. Il movente sembra legato alla condizione della moglie a cui il 77enne era molto attaccato: da anni la donna era segnata da un dolore cronico alle articolazioni descritto come fortissimo.