Avis, aumentano i donatori In tanti ai sierologici

Nei primi sei mesi di quest’anno sono stati 665; la metà ha meno . di 35 anni. I test Covid-19 sono stati effettuati dall’81%.

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Comprendere il presente per programmare il futuro: è con questo intento che Avis Provinciale Ravenna si appresta all’annuale assemblea in programma domani dalle 9.30 nella sala meeting dell’hotel Cube di via Masotti 2 a Fornace Zarattini.

All’appuntamento, aperto a soci e donatori ma anche a chi vuole avvicinarsi al mondo Avis e conoscerne le attività, saranno presenti, oltre ai dirigenti dell’associazione e ai rappresentanti delle istituzioni locali, Maurizio Pirazzoli, presidente Avis Emilia Romagna, e Daniele Vincenzi, responsabile del Servizio di medicina trasfusionale dell’Ausl a Ravenna. Nel corso dell’incontro verranno presentati i risultati delle attività svolte nel 2019 e in questi primi mesi dell’anno, ma sarà anche l’occasione per condividere obiettivi e progettualità per i prossimi mesi, nelle incertezze date dal contesto attuale.

Se lo scorso anno i dati su donatori (10.197), donazioni (18.550, in media 1,82 a testa) e, soprattutto, nuovi donatori (1.336, in aumento del 2,6% rispetto al 2018) avevano confermato il buono stato di salute dell’associazione, il primo semestre di quest’anno non è stato da meno: nonostante l’emergenza Covid-19, infatti, le donazioni sono state 9.532, in aumento del 4% rispetto allo stesso periodo del 2019, di cui ben 3.044 di plasma (+23%). In forte crescita anche i nuovi donatori: sono stati 665 nel semestre (+24%) coloro che si sono avvicinati per la prima volta ad Avis Provinciale Ravenna. Tra questi circa la metà (48%) ha meno di 35 anni (il 25% è addirittura under 25); il 60% è rappresentato da uomini.

Tutto ciò mentre dallo scorso marzo è stata introdotta, per tutelare la sicurezza di donatori, riceventi e operatori, la prenotazione obbligatoria per la donazione di sangue e plasma in provincia: negli ultimi mesi, le prenotazioni hanno così raggiunto il 98% (erano il 36% nel 2019), contribuendo così a migliorare anche l’efficienza e la qualità del servizio.

In questi mesi, poi, Avis Ravenna ha dato il suo contributo anche nella gestione della diffusione del Covid-19, sia nella fase di emergenza, sia in quella attuale di controllo e monitoraggio, rendendo disponibili, in accordo con la Regione, i test sierologici per i propri donatori. Finora, nelle prime due settimane, ha aderito l’81% di coloro che si sono recati a donare in provincia, una percentuale molto alta rispetto anche alla media dell’Area Vasta Romagna (64%). Al netto dei casi già noti, in totale sono stati 5 i test positivi (meno dell’1%), tutti poi risultati negativi al tampone, a conferma di uno stile di vita sano, responsabile e orientato alla consapevolezza del valore del dono.

In precedenza, l’associazione aveva voluto fornire un aiuto concreto al personale sanitario impegnato nella lotta al Covid-19 con una serie di donazioni per un valore di oltre 30mila euro, utilizzando anche i fondi destinati alle iniziative per celebrare i suoi 60 anni di attività.