
Gli insegnanti, di ogni ordine e grado, si lamentano che noi studenti leggiamo troppo poco. Effettivamente le ricerche più recenti affermano che in Italia si legge sempre meno … ma non solo tra noi ragazzi! Anche gli adulti, infatti, non ci stanno dando un bell’esempio.
Ma come fare a leggere di più se troviamo poco interessanti i testi che ci vengono proposti? Secondo noi non è solo colpa nostra, ma anche del modo in cui ci spingono a leggere. Molti libri sono troppo noiosi o non vicini ai nostri interessi. Inoltre i social e Internet in generale ci stanno abituando a leggere testi sempre più brevi e concisi.
Recentemente, però, abbiamo scoperto un genere di videogiochi che era particolarmente apprezzato negli anni ‘80 e ‘90, cioè quello delle Avventure Grafiche. Si tratta di romanzi multimediali, in cui è presente una gran quantità di testo, sia sotto forma di dialoghi sia di descrizioni. Una delle più famose avventure grafiche mai create, Monkey Island 2, infatti integra più testo del romanzo ‘Le avventure di Tom Sawyer’ di Mark Twain!
Le avventure grafiche sono dei veri e propri libri interattivi, caratterizzate non solo da una gran quantità di testo da leggere, ma anche da numerosi enigmi da risolvere. Giocandole, quindi, non siamo chiamati solo a leggere del testo, ma anche ad usare la nostra materia grigia!
Cadute nel dimenticatoio per una ventina di anni, oggi stanno conoscendo una seconda giovinezza, grazie ai programmatori Indie (cioè persone che programmano giochi da soli o con un amico) o al remake di alcuni classici. Il nostro prof di Italiano, visto che non leggiamo quanto lui vorrebbe, ci ha fatto conoscere questo genere di videogiochi, facendoci giocare ad esempio alle creazioni di Stefano Mazzotta (Dentures And Demons).
Sì, non si tratta di giochi adrenalinici come Call of Duty o Fortnite, ma li stiamo apprezzando e nei momenti liberi, quando non abbiamo a disposizione la Play o l’XBox, sono un ottimo modo per passare il tempo.
Classi 1^D e 2^E
Scuola media ‘Cervia 2’
Prof. Gian Maria Forni