Aziende danneggiate Ecatombe a Bagnacavallo "Lo Stato intervenga"

In tutto sono 230 quelle colpite, di queste 150 nel solo centro della Bassa. Romagna, le altre sono faentine: "Ma è un calcolo provvisorio...".

Aziende danneggiate  Ecatombe a Bagnacavallo  "Lo Stato intervenga"

Aziende danneggiate Ecatombe a Bagnacavallo "Lo Stato intervenga"

Sono 230, per il momento, le imprese che hanno subito danni a causa dell’alluvione. Il conto è destinato a crescere notevolmente, appena si avrà anche il quadro definitivo dell’agricoltura, il comparto più colpito tra acqua esondata e frane. Il territorio più esposto sul fronte produttivo è quello di Bagnacavallo con 150 aziende, segue Faenza con 68. Castel Bolognese con 7 e Conselice con 5. "Si tratta di un calcolo assolutamente provvisorio" è stato ribadito ieri durante l’incontro con i parlamentari eletti in Emilia-Romagna, convocato da Provincia, Assemblea dei sindaci, Camera di commercio, Tavolo dell’imprenditoria e i sindacati confederali. "L’obiettivo è quello di lavorare insieme sui temi degli indennizzi e degli investimenti per questo territorio" spiega il presidente della Provincia Michele de Pascale. "C’è stata una grande coesione e unione tra imprese e cittadini delle zone colpite – aggiunge - ma anche una risposta molto importante da parte di tutti i parlamentari eletti in regione, con più di 20 tra deputati e senatori collegati".

"Per noi è fondamentale far capire al Parlamento e al Governo la gravità della situazione e gli ingenti danni che hanno colpito le nostre aziende e cittadini" spiega Matteo Leoni coordinatore del Tavolo dell’imprenditoria. Nel documento si chiede al Governo di predisporre un decreto legge speciale che possa prevedere risorse per il ripristino delle infrastrutture logistiche, stradali e di sicurezza idraulica. Per le imprese danneggiate si propone la sospensione delle scadenze fiscali locali (Imu e Tari) e nazionali, tributarie e versamenti contributivi per almeno 6 mesi, e un ‘meccanismo di credito d’imposta’. Richiesta la nomina di un commissario straordinario all’emergenza e un piano straordinario per salvare la collina. Per il comparto agricolo necessaria anche per il prossimo anno, la deroga sul rispetto degli impegni assunti nell’ambito delle domande a contributo Pac, l’attivazione degli ammortizzatori locali e altri interventi di sostegno.

Non mancano, però, i distinguo. La senatrice di Fratelli d’Italia, Marta Farolfi, sostiene la necessità di un decreto legge speciale per risarcire i danni a famiglie e imprese. Domani, (oggi per chi legge, ndr) faremo il punto a Faenza con il ministro Musumeci. "Però il documento presentato – aggiunge la senatrice di FdI - scarica molto sul Governo responsabilità non sue. Su in collina abbiamo riparato in passato, e per fortuna, decine di frane, Passata l’emergenza ci sarà modo di approfondire anche le eventuali responsabilità a livello locale".

Il parlamentare e segretario della Lega Romagna, Jacopo Morrone, " esprime molte perplessità sul documento elaborato dal Tavolo Provinciale dell’Imprenditoria. Pur condivideno la gravitàdell’evento atmosferico, non posso non ricordare che negli anni se ne sono susseguiti diversi di altrettanta gravità senza che gli enti preposti, a partire dalla Regione, si siano attivati".

lo. tazz.