Baby teppisti a Ravenna, identificati i vandali del Rivaverde: le famiglie pronte a pagare i danni

Hanno 12 e 15 anni, un video dello stabilimento li riprende mentre rompono tavoli e arredi. I genitori risarciranno il gestore, che ritirerà la querela. Alla scuola media lezione di legalità dei carabinieri

Sopra, un fotogramma del video incriminato

Sopra, un fotogramma del video incriminato

Ravenna, 31 gennaio 2023 – Erano in tre, chiaramente minorenni. Un video li riprende mentre, in pieno pomeriggio, ridono e forse pensano di giocare mentre sfasciano tavoli e sedie di plastica, rompono fioriere e giochi per bambini. Questo per un minuto abbondante, fino a che non si accorgono della presenza della telecamera, e solo a quel punto decidono di scappare (“Ragazzi c’è la telecamera!”), tra le bestemmie. A distanza di una decina di giorni, gli autori dei vandalismi ai danni del Bagno Rivaverde di Punta Marina sono stati identificati dai carabinieri. Si tratta di due dodicenni e di un quindicenne.

Il video delle loro gesta era stato pubblicato su facebook direttamente dal titolare dello stabilimento, proprio allo scopo di individuare i tre baby vandali, incassando la solidarietà dei tanti che hanno potuto visionare quelle riprese choc. Lo stesso aveva poi presentato denuncia in caserma, consentendo ai militari di Marina di Ravenna di avviare prontamente le indagini. Il risultato è stato pressoché immediato, anche perché due degli autori sono della zona e nel video i loro volti, ancorché incappucciati, si scorgono nitidamente. Assieme ai loro genitori, i ragazzini sono stati convocati in caserma e identificati. L’accusa di cui tutti e tre devono rispondere è danneggiamento aggravato, anche se di fatto i due dodicenni non sono tecnicamente imputabili in ragione dell’età. Lo sarebbe il 15enne, ravennate, ma tutte le rispettive famiglie hanno già manifestato al titolare del Rivaverde l’intenzione di risarcire il danno, ottenendo in cambio il ritiro della querela. Cosa che in automatico porterà all’archiviazione dell’indagine, formalmente aperta dalla Procura minorile di Bologna.

L’episodio aveva destato clamore e sconcerto. I genitori, capendo la gravità di quanto accaduto, si sono subito scusati. E sabato scorso, nella scuola media di Marina di Ravenna, frequentata da due dei giovani individuati tra gli autori del gesto, si sono recati i carabinieri. Obiettivo della visita, una lezione sulla legalità, nell’ambito di iniziative peraltro già avviate sulla base di accordi tra i ministeri della Difesa e dell’Istruzione. Si è fatto cenno anche a questo episodio, senza ovviamente rendere riconoscibili i responsabili e senza entrare nel merito dell’indagine.

La lezione, al cospetto di un paio di classi, è stata tenuta dal comandante di Marina di Ravenna, il maresciallo capo Salvatore Pacia, che ha cercato di far comprendere agli studenti la gravità e le possibili conseguenze, per loro e per le famiglie, di comportamenti sbagliati di questo tipo. Il dirigente scolastico, Salvatore Metrangolo, contattato, ha tuttavia motivo di ritenere non collegato l’episodio del vandalismo con la lezione sulla legalità tenuta dall’Arma dei carabinieri, "incontri che facciamo da sempre".