
Il restauro era stato avviato nel 2000 e proseguito in vari step. L’ultimo cantiere da un milione e 537mila euro finanziato dal Pnrr
Sono serviti 25 anni per arrivare finalmente al taglio del nastro che ha sancito, per l’ex convento di San Francesco a Bagnacavallo, la fine dei lavori di ristrutturazione e restauro avviati nel 2000 in occasione del Giubileo di quell’anno e proseguiti negli anni attraverso step successivi. Per celebrare l’evento, l’amministrazione comunale ha organizzato nel pomeriggio di ieri l’incontro aperto alla cittadinanza ’San Francesco – Polo del Contemporaneo’ in cui, oltre alla presentazione ufficiale degli importanti lavori di rigenerazione urbana realizzati grazie all’ultimo finanziamento da 1 milione e 537mila euro intercettati dai fondi Pnrr, i presenti hanno preso parte a una visita guidata all’intero complesso.
Gli interventi più recenti, eseguiti nel dopo covid e concentrati soprattutto nello scorso anno, sono stati eseguiti dalla ditta Cear Ravenna su progetto e direzione lavori dell’architetto Antonio Ravalli. Il taglio del nastro, effettuato dal sindaco Matteo Giacomoni in compagnia di giunta, ex amministratori e progettisti, è avvenuto nell’ultima delle aree interessate, l’ala di via De Amicis in cui, oltre all’intonacatura delle pareti, il rifacimento dell’impiantistica e della pavimentazione, è stato collocato un arredo tecnico completo delle dotazioni richieste per trasformare lo spazio in un riferimento per lo svolgimento delle attività culturali e di formazione.
"Il progetto di rigenerazione urbana del complesso dell’ex convento di San Francesco è stato molto articolato – hanno spiegato durante la presentazione –. Dall’inizio del 2024 ha coinvolto gran parte degli spazi. Si è partiti con l’ala dell’albergo Antico Convento San Francesco, dove gli interventi, conclusi a marzo, hanno riguardato diverse migliorie, compresa la climatizzazione di alcune stanze. Si è poi proseguito con la riqualificazione della sala Oriani e delle salette garzoniane, dove sono stati eseguiti alcuni interventi per rendere gli ambienti più moderni e collocato un nuovo impianto di illuminazione."
Altre nuove luci sono state collocate al primo piano, dove è stata rifatta anche la pavimentazione per facilitare l’utilizzo dello spazio come area espositiva. "Quello al primo piano – ha sottolineato Ravalli – resta uno spazio non finito che abbiamo cercato di interpretare praticando una sorta di ’congelamento raffinato’ della situazione esistente in vista di possibili e future trasformazioni. La cosa curiosa di questo ultimo percorso di ristrutturazione è che non ci sono stati conflitti fra le ditte e i soggetti intervenuti a vario titolo, diversamente da quanto spesso accade."
In ogni caso, per ora, terminati i fondi Pnrr a disposizione, di rimettere mano al complesso per completare anche il non finito non se ne parla, se non per le ordinarie manutenzioni. La festa dedicata ai lavori all’ex convento è continuata anche nella serata.
Monia Savioli