Bagnacavallo, l’argine contro l’allerta rossa

Dalle prime ore di oggi è prevista una perturbazione. Ma la golena interna al Lamone, a Boncellino, ora è ricostruita .

Bagnacavallo, l’argine contro l’allerta rossa

Bagnacavallo, l’argine contro l’allerta rossa

Continua lo stato di emergenza per il territorio di Bagnacavallo dove la rottura dell’argine del Lamone all’altezza di Boncellino avvenuta il 2 e 3 maggio, ha creato la mole maggiore di danni al territorio. Dalle prime ore di oggi una perturbazione porterà piogge diffuse a tratti moderate su tutta l’Emilia-Romagna. I fenomeni, che potranno assumere anche carattere temporalesco, saranno in progressiva attenuazione dal pomeriggio-sera. "In ragione delle vulnerabilità ancora in atto dopo il maltempo dei giorni scorsi – scrive la protezione civile regionale – per la giornata di oggi è stata emessa un’allerta rossa per criticità idraulica sulle zone centro-orientali della regione, in particolare bassa collina e pianura romagnola, oltre che collina e pianura bolognese. Arancione montagna, alta collina, costa romagnola e pianura ferrarese. Rispetto alla criticità idrogeologica, è allerta arancione per montagna, alta collina romagnola e collina bolognese. Il Comune di Bagnacavallo si trova quindi in allerta rossa fino alla serata, quando i fenomeni dovrebbero esaurirsi. Precipitazioni più consistenti sono previste per martedì e mercoledì. Anche in questo caso il rischio riguarda la tenuta dei lavori appena terminati sulle arginature, ora ricoperte da teloni che impediscono all’acqua piovana di infiltrarsi tra terra e massi non consolidati.

Come spiegato dalla Protezione civile regionale, la golena interna del Lamone, a Boncellino, è stata ricostruita, sono stati rifatti circa 50 metri di strada provinciale (spazzata via dall’evento), per poter garantire il trasporto di tutto materiale necessario contemporaneamente da due direzioni. I camion del Gruppo Consar hanno portato instancabilmente con viaggi a ciclo continuo 24 ore su 24, terra (più di 30mila metri cubi) e massi ciclopici (oltre 10mila metri cubi) per ricostruire la golena: un primo baluardo che ha permesso, già da giovedì 4 maggio, di far sì che il fiume rientrasse nel suo percorso originale. In pochissimi giorni – da giovedì 4, appunto, a lunedì 8 – sono stati ricostruiti 60 metri di argine; lavoro che, in condizioni normali, richiede circa due mesi. Analogamente, è stato ripristinato l’argine interessato da un sormonto per circa 600 metri. Il Comune di Bagnacavallo continua a raccomandare di prestare la massima attenzione ai canali di informazione ufficiali per essere aggiornati. Tutti corsi d’acqua hanno ora un livello normale e anche l’acqua accumulata nei campi si è ridotta. Ieri mattina la sindaca Eleonora Proni ha incontrato i Vigili del Fuoco del Comando avanzato – coordinato dall’ispettore Massimo Degli Angioli – istituito presso il Palazzetto dello Sport di Bagnacavallo e i volontari di Protezione Civile alla Base Orione. A Conselice si è invece recata la vice presidente con delega alla Protezione civile della Regione Emilia Romagna, Irene Priolo.

lo. tazz.